Sessantatreesima edizione del Presepe Vivente a cura del Cenacolo Culturale ‘Camillo Carlomagno’ quella che si svolgerà domani sera 24 dicembre alle ore 17.00 ad Agnone. La manifestazione torna in scena eccezionalmente prima della Ndocciata della Vigilia nella sua vecchia location della cosiddetta Villa Comunale a ridosso del Monumento all’Emigrante.
“Vi racconto una storia” è il titolo della Natività di Agnone. A curare testi e scenografia il Cenacolo Culturale ‘Camillo Carlomagno’ che da 63 anni, sotto la spinta dei frati francescani, si occupa di realizzare il Presepe vivente più longevo del Molise. Una Natività originale la cui caratteristica è quella di portare alla ribalta fatti ed episodi di cronaca per poi lanciare messaggi alla società.
In passato la Natività di Agnone ha trattato temi forti come il femminicidio, l’immigrazione, i malati di Aids, lo spopolamento, gli alluvionati e tanti altri ancora fino al punto da attirare la curiosità di testate nazionali e internazionali. Ancora vivo il ricordo della nascita del primo Bambin Gesù di colore (Antonio Melom, ndr), originario del Ciad, che contraddistinse l’edizione del 1992.
“Vi racconto una storia”, i cui testi sono scritti da Giorgio Marcovecchio, è la vicenda di una famiglia senzatetto che nella notte della Vigilia di Natale, grazie alla mamma, ripercorre le tappe salienti di Maria e Giuseppe a Betlemme fino alla nascita di Gesù.
Proprio in questo frangente, malgrado la mancanza di beni e di un tetto dove poter dormire, la famiglia sa accogliere e abbracciare chi scappa dalle guerre e dai conflitti dimenticati che stanno insanguinando il mondo, in particolare nel Medio Oriente e nell’Est Europa. In “Vi racconto una storia” anche la testimonianza di Ani Montes Mier, volontaria di Medici Senza Frontiera che a bordo dell’Open Arms ha aiutato e raccolto il dramma di migliaia di profughi fuggiti dall’Africa massacrata da fame, povertà, dittature e ingiustizie di ogni tipo.
La direzione artistica dell’evento, ancora una volta, affidata a Giuseppe De Martino, presidente del Cenacolo Culturale. A curare la regia Saverio La Gamba, con l’allestimento scenografico preparato in ogni dettaglio da Paola Patriarca. A selezionare le musiche Roberto e Trancredi Carlomagno. Oltre cinquanta tra interpreti e figuranti che daranno vita alla sessantatreesima edizione a partire dalle ore 17.00.