Dopo l’incontro sul piazzale ospedaliero a favore del San Francesco Caracciolo del 2 giugno scorso, Candido Paglione (Presidente Uncem Molise) con Marco Bussone (Presidente Nazionale dell’Uncem) di nuovo insieme in una lettera inviata al Ministro della Salute, Roberto Speranza, per la medicina territoriale, il diritto alla salute costituzionalmente garantito e non applicato nell’area alto molisana e in quelle montane. Inoltre nella missiva i due a tinte forti sottolineano la necessità di voler riconoscere l’ospedale di Agnone il ruolo di Ospedale di Area Disagiata.
“Ill.mo Sig. Ministro,
come Lei ben sa, la necessità di rafforzare la medicina territoriale è sempre stata al centro dell’azione di Uncem. Servono medici di base e pediatri di base anche nei Comuni montani, nelle aree interne e rurali, dove sono sempre meno e dove gli studi medici restano chiusi per mancanza di personale. È necessario potenziare il soccorso in emergenza e la rete delle residenze per anziani deve essere rafforzata, ripensata. Anche le “case della salute”, le “case della comunità” previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza sono una risposta alle esigenze della popolazione che vive nei territori. Vorremmo lavorare, come Uncem, con Lei e tutte le ASL.
Sugli ospedali “di territorio” occorre ridefinire un percorso che riattivi servizi che erano stati chiusi in base a parametri che la pandemia ha mostrato poco attuali e lungimiranti. Non sempre in passato le normative nazionali e regionali sono state efficaci. La crisi sanitaria lo ha mostrato. Nei giorni scorsi abbiamo partecipato ad Agnone, in Molise, a una manifestazione pubblica, con moltissimi Sindaci e Cittadini che chiedono un’azione forte per ridare piena efficienza a quel nosocomio in un territorio complesso. L’ospedale di Agnone, come molti altri negli Appennini e sulle Alpi, è stato svuotato di troppi reparti, servizi e personale , medico e paramedico. Questo è il momento giusto per ricostruire una piena funzione di quel presidio, modello per molti altri nel Paese e punto di riferimento per il diritto alla salute di un’area montana vasta situata al confine tra le regioni Molise e Abruzzo. Con Uncem, lo chiedono i Sindaci. E sottoponiamo a Lei, Signor Ministro, l’opportunità di lavorare anche con l’Azienda Sanitaria Regionale del Molise a una ricostruzione e a una ripresa che includa e generi coesione, che riparta da quell’ospedale di montagna, con un’organizzazione adeguata in termini di servizi e di personale..
Per questo, ad Agnone va riconosciuto il ruolo di Ospedale di Area Disagiata, così come espressamente previsto nel D.M. 70 del 2 aprile 2015, c.d. “Decreto Balduzzi”.
Questa nostra nota, sappiamo che trova in Lei e nel suo Staff pieno impegno e disponibilità. Non perdiamo questa occasione. Per Agnone e per altri presidi ospedalieri delle zone montane e interne italiane. Siamo pronti come Uncem a lavorare insieme. La medicina territoriale, ad Agnone e in montagna, nei piccoli Comuni, è vettore di crescita, resistenza, impegno, residenza e lavoro. Combattiamo insieme spopolamento e desertificazione. Le proponiamo di aprire un efficace tavolo di lavoro su queste situazioni “periferiche” ma decisive per l’Italia.
Con la certezza della Sua attenzione, Le porgiamo i più cordiali saluti, ringraziandoLa sin d’ora per il lavoro che potremo fare insieme”.