Questa mattina, la vicesindaca di Isernia, Federica Vinci, ha portato i saluti istituzionali del Comune all’incontro riguardante la “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”, che si è tenuto nell’aula magna dell’ISIS “Cuoco-Manuppella” alla presenza di studentesse e studenti delle scuole superiori di tutta la provincia.
«Una donna su tre – ha ricordato nel suo intervento Vinci -, subisce violenze fisiche o sessuali nell’arco della propria vita. Sono donne che troppo spesso vengono fatte sentire in colpa: oggi sono eccessivamente disinvolta, domani avrò la gonna troppo corta, dopodomani l’avrò instigato io, oppure avrò bevuto o avrò preso droghe».
«Si ascoltano troppi discorsi sulla mancanza di denuncia da parte delle donne – ha aggiunto la vicesindaca – ed anche troppe accuse mosse contro le vittime. Se questa giornata deve servire a qualcosa, è far comprendere ai maschi che non serve essere violenti per essere forti. Educhiamo i nostri ragazzi e le nostre ragazze all’affettività, all’empatia, e cerchiamo di sviluppare la loro intelligenza emotiva.
A tutti gli uomini, dico: abbiate il coraggio di farvi portavoce della nostra sicurezza, della nostra uguaglianza. Perché non siamo delle estranee. Siamo le vostre amiche, le vostre sorelle, le vostre madri, le vostre figlie, le vostre mogli».
Infine, Vinci ha ricordato che quando chiesero a Ruth Bader Ginsburg, la scomparsa giudice della Corte suprema degli Stati Uniti, quanti magistrati-donna sarebbero stati abbastanza in una giuria di nove persone, lei rispose: “Nove. Ci sono sempre stati nove uomini e la cosa non ha mai sconvolto nessuno, non vedo perché debba sconvolgere avere nove donne”.
«Questo è il nostro ruolo, – ha concluso la vicesindaca – rivendichiamolo insieme».