Alla ripresa delle lezioni post vacanze natalizie gli studenti dell’Istituto “G.N.D’Agnillo” di Agnone vedranno gli orari di scuola spalmati su cinque giorni settimanali lasciando ai discenti così il sabato libero. Cosa questa che ha spaccato in due genitori, alunni, sindacati, autorità scolastiche.
Un fronte del no per chi vorrebbe che tutto restasse così com’è e l’altro invece che abbraccia con entusiasmo la novità della “Settimana corta” col week-end libero degli studenti e professori ma che prevede anche lezioni pomeridiane.
Ad essere contrari la Federazione Uil Scuola Rua Molise che in una lunga nota a firma di Fernando Mancini, evidenzia come “altre scuola hanno sperimentato questa soluzione per poi recedere perché gli alunni hanno evidenziato serie difficoltà a sostenere un ritmo di lavoro scolastico che prevede lezioni frontali di mattina e pomeriggio e soprattutto quelli delle elementari non pronti a sostenere un monte orario giornaliero particolarmente lungo”.
“Di come si determinerà un riduzione delle ore effettive e produttive di didattica perché costringere un alunno in classe per cinque/sei ore al giorno riduce, e di molto, le capacità d’apprendimento”, “di come nelle nostre zone di montagna sono centuplicate le difficoltà per gli alunni pendolari anche per le situazioni climatiche” e non ultima “perché l’apertura della scuola il sabato non solo favorisce il rapporto scuola-famiglia per i tanti genitori che sono liberi dal lavoro solamente il sabato m alimenta l’economia agnonese perché i genitori pendolari preferiscono proprio il sabato per recarsi ad Agnone, incontrare i docenti re accedere al mercato settimanale e ad altre attività locali.”
Il sindacato denuncia inoltre come il Dirigente d’Istituto non abbia mai iniziato una contrattazione integrativa in cui “si stabiliscono i criteri per l’articolazione dell’orario di lavoro del personale docente ed Ata, nonché i criteri per l’individuazione del medesimo personale da utilizzar nelle attività retribuite col Fondo d’Istituto”.
Per questo la Uil-Scuola invita la Dirigente “a sospendere almeno per quest’anno una riforma così radicale dell’orario delle lezioni nel bel mezzo dell’anno scolastico, al fine di programmare con largo anticipo un eventuale cambiamento coinvolgendo al tempo debito ed effettivamente non solo le componenti dell’Istituto ma anche i rappresentanti degli Enti Locali e le OO.SS. per la loro competenza”.