Rimbalza anche fra le forze politiche, che stigmatizzano, la notizia della contrazione del 118 di Agnone privata del personale medico lasciando solamente la cosiddetta unità “India” con infermiere e “soccorritore” in caso di necessità.
Dopo la denuncia degli stessi operatori del 118 di Agnone, la vibrata protesta del sindacato Cisl FP Sanità Abruzzo-Molise, del sindaco di Capracotta, del regionale di minoranza Greco e poi dalla maggioranza di Di Lucente ecco che anche l’Amministrazione Comunale di Agnone lancia strali contro la “Privazione del personale medico del 118 di Agnone”.
“La decisione di privare la zona dell’Alto-Molise-Agnone del medico del servizio 118 –si legge in un comunicato a firma dell’Amministrazione comunale- è di una gravità inaudita.
Togliere ad un territorio già in grande difficoltà un servizio con una forte connotazione interventistica d’urgenza, espone i cittadini residenti ad un rischio inaccettabile ed è una grave lesione del diritto alla salute sancito dalla Costituzione.
E’ un provvedimento che colpisce duramente la popolazione più fragile dei malati e quella delle aree del paese più svantaggiate.
La gravità della decisione è ancora maggiore perchè il medico del 118 provvede al trasferimento dei pazienti giunti al Pronto Soccorso del Caracciolo per patologie tempo-dipendenti (ictus e infarto) che necessitano di cure salva-vita che possono ricevere solo nell’Ospedale Regionale in tempi brevi.
Come Amministrazione Comunale chiediamo pertanto la immediata revoca del provvedimento ed il rapido ripristino del servizio 118 con medico nel turno notturno e che il Pronto Soccorso dell’Ospedale Caracciolo, che opera solo grazie alla abnegazione e sacrificio dei medici del Presidio, sia dotato anche di strumentazione TAC, cosa promessa da anni ma mai arrivata”.
Ora si attendono le posizioni anche degli altri centri della regione confinante che vedono nel Caracciolo l’àncora di salvezza per la tutela della salute nonché l’intervento della Chiesa finora finanche troppo silenzio su un problema che abbraccia anche molti paesi dell’Abruzzo appartenenti anche alla Diocesi Triventina.