I ricordi di bambino corono al 25 maggio a sera quando dal Monte Sant’Onofrio scendevano in fila indiana verso Agnone (a circa cinque chilometri di distanza) prima le biciclette, poi i motorini, le motociclette, i tre ruote, le auto di piccola cilindrata quindi quelle più potenti, i furgoni ed infine i camion.
Ogni mezzo veniva benedetto dal parroco della chiesa di Sant’Antonio che, dietro un piccolo obolo, donava loro un ricordo della giornata. Si entrava ad Agnone, scortando l’auto appositamente abbellita di coccarde e luci che portava la piccola statua di Sant’Onofrio fra due ali di gente ed era bello, perché anche i ragazzini con le loro bici si sentivano importanti.
All’ospedale iniziava invece la processione a piedi fino nella chiesa di Sant’Antonio nel centro storico.
La festa di Sant’Onofrio che inizia stasera vede diversi appuntamenti. Quello odierno (25 maggio) quando i fedeli si recheranno nella Badia di Sant’Onofrio dov’è custodita la statua dell’Anacoreta.
Qui, dopo la celebrazione della messa prevista alle ore 18.00, il parroco don Onofrio Di Lazzaro, come tradizione, benedirà tutti gli autoveicoli.
La discesa ad Agnone sino nella chiesa di Sant’Antonio dove verranno celebrati i secondi Vespri della Pentecoste e dove verrà custodita la statua dell’Anacoreta fino all’11 giugno.
Il 10 giugno festa nella cittadina e poi il giorno dopo il terzo appuntamento della manifestazione religiosa che prevede il ritorno nella Badia di Sant’Onofrio in processione, con la caratteristica che la statua dell’Asceta, viene portata a spalla fino alla Badia, su un percorso in salita e tortuoso, solo da donne.
Qui, sempre per la tradizione, soste ristoro presso alcune masserie dell’agro e fuochi pirotecnici. Si spera soltanto che il tempo sia clemente perché come sempre sono previsti picnic e scampagnate.
Sant’Onofrio lo si vuole come “Protettore degli oggetti smarriti, delle donne che cercano marito e degli studenti con problemi scolastici e di studio”.