Era stato inaugurato ad ottobre e già aveva suscitato l’interesse di tanti visitatori, il centro documentale sul brigantaggio di Roccamandolfi, ma l’emergenza Covid adesso ne impedisce la riapertura. All’interno del sontuoso ex edificio scolastico il comune ha ricavato un sistema multi proiezione in 2d – 3 D, che consente di “vivere” tre episodi avvincenti, ripercorrenti il fenomeno del brigantaggio. Alla sua piena funzionalità sarà possibile accedervi dal martedì (ore 16 – 18) alla domenica (ore 11-13/ 16-18).
Un tassello che va a completare un mosaico sulla storia locale, che segnò negativamente il paese matesino. E che oggi invece calamita tanti visitatori sia per le note bellezze paesaggistiche, sia per aver messo a punto un sistema condensato di molteplici attività, che spaziano dalla pratica degli sport all’aperto, alla valorizzazione delle tradizioni locali e quelle religiose: impressionanti le presenze registrate nei primi giorni di luglio, da tempo immemore, per le solenni celebrazioni a San Liberato Martire. Qui vi giungono migliaia di pellegrini a piedi dopo aver valicato il Matese dal versante campano.
Nel frattempo, sotto il monte Miletto, è in itinere un ambizioso progetto per l’ampliamento del bacino sciistico. E’ notizia di questi giorni che il CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) ha ottenuto il finanziamento di 800 mila euro per trasformare l’idea lanciata dai sindaci di San Massimo e Roccamandolfi, attraverso uno studio tecnico –ambientale, in via preliminare, al fine di realizzare una cabinovia in quota e delle piste da sci. Una svolta epocale per l’economia di tutta l’area matesina.