Il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Salvatore Micone, a dieci giorni dall’inoltro della nota, da lui sottoscritta ed inviata alle Strutture sanitarie e di Protezione civile regionali, avente ad oggetto l’urgente richiesta di inserimento nel Piano Regionale Vaccinale anti Sars-CoV2 del personale Volontario della Protezione Civile, lamenta di non aver ricevuto risposte alcuna sulla delicata e grave situazione in cui lavorano i volontari, mettendo a repentaglio quotidianamente la propria vita a sostegno della popolazione molisana.
“Il Sistema di Protezione Civile –afferma in una nota il Presidente- è la massima espressione di solidarietà, spirito di collaborazione e senso civico e rappresenta un apparato fondamentale ed insostituibile, ben strutturato e funzionale, a diposizione delle Istituzioni di tutti i livelli a sostegno delle nostre comunità e dei nostri territori. Com’è noto, nella grande filiera dell’apparato operativo di Protezione civile vi sono le Associazioni di Volontariato. Esse sono coordinate dagli enti regionali e rappresentano presidi preziosi, omogenei e funzionali, veri e propri centri operativi con competenze tecniche, forze ed energie, risorse umane mosse dall’alto spirito del volontariato, che anche grazie all’insostituibile conoscenza dei loro territori riescono a garantire efficienza, tempestività, capacità e qualità di risposta, soprattutto, nell’ambito delle emergenze. Personale coinvolto in prima linea, da 13 lunghi mesi, per fronteggiare l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che presta alacremente e senza risparmio alcuno, in termini di sacrificio, soprattutto umano, e lavoro a supporto del sistema sanitario regionale, al sistema della pubblica sicurezza del territorio ed a sostegno delle nostre comunità locali.
Tali volontari occupandosi di interventi ed attività, tra cui il trasporto di persone contagiate in strutture sanitarie, il reperimento e la consegna di farmaci e beni di prima necessità alle persone positive sole o famiglie in isolamento , sono ogni giorno a stretto e diretto contatto con situazioni altamente a rischio per la loro salute. Tale situazione interessa molti volontari presenti in tutti i 136 comuni molisani, non è più possibile dare il giusto sostegno alla grave criticità che attenzionano da tanti, troppi mesi. Sono una risorsa fondamentale per noi tutti e la loro salute è preziosa tanto quella di ognuno di noi. Per questo motivo – incalza Micone– dieci giorni fa ho ritenuto opportuno e non più rimandabile inoltrare alle Strutture competenti richiesta urgente di inserimento dei volontari nel Piano regionale Vaccinale affinché venga loro somministrato, in modo prioritario, il vaccino anti Covid-19.
Ad oggi, con molto rammarico e sdegno –conclude– mi tocca constatare di non essermi pervenuta alcuna risposta, né affermativa né di rigetto, come se si preferisse il silenzio come soluzione capace a lasciar scorrere o distogliere l’attenzione sulla grave questione. È inaccettabile e disdicevole tale comportamento omissivo da parte delle Strutture di competenza, pertanto, per l’ennesima volta, invito caldamente chi di dovere a procedere per quanto richiesto, dapprima come cittadino molisano e poi come Presidente del Consiglio regionale”.
V.L.