Più che una cerimonia soft la celebrazione odierna della Festa della Liberazione ad Agnone è stata una commemorazione all’insegna di un covid che non ha permesso quasi nulla.
Una deposizione veloce di una corona al Monumento ai Caduti da parte del sindaco accompagnato sull’”altare” anche dal minisindaco di Agnone e di due boccioli di rose omaggio personale dei “due” sindaci. Quindi l’ascolto di parte dell’Inno Nazionale e nulla più. Nessun discorso celebrativo o altro come in passato.
Presenti il vicesindaco con alcuni assessori e consiglieri Comunali, un Carabiniere in rappresentanza dell’Arma, il Corpo dei Volontari della Protezione Civile di Agnone insieme agli uomini della Polizia Locale e qualche curioso fermatosi in piazza Unità d’Italia per caso.
“Il 25 aprile 2021 –ha scritto sul social network il sindaco Saia– ricorre il 76° anniversario della Festa della Liberazione, giornata in cui l’Italia si liberò dall’occupazione nazifascista.
Si trattò di un momento particolarmente importante per la storia italiana, in quanto rappresentò la vittoria delle forze partigiane e l’inizio di una fase costitutiva che avrebbe portato alla nascita della Repubblica. L’Amministrazione comunale celebrerà la ricorrenza in forma ridotta, a causa delle restrizioni anti-Covid, con la deposizione di una corona di alloro da parte del Sindaco, presso Piazza Unità d’Italia alle ore 10.30, in ricordo di tutti i caduti in guerra”.
E tutta la cerimonia si è volta in mezz’ora o poco più.
V.L.