La storia e la cultura di Macchiagodena raccontate e proiettate nel resto dell’Italia da Rai2 e Rai3, e attraverso la Radiotelevisione italiana lanciata dall’Amministrazione comunale locale una nuova iniziativa di alto profilo turistico e culturale, Genius Loci, particolarmente allettante nell’attuale periodo che vive il mondo intero. Ricordato pure l’evento “La Divina Commedia in 100 borghi”, con il quale l’attore e poeta Matteo Fratarcangeli porterà la grande opera di Dante Alighieri all’ascolto della gente di tutta la Penisola; operazione che partirà a breve e fatta, insieme, dal Comune di Macchiagodena e dall’associazione “Il Tempo Nostro”.
Venerdì 23 aprile 2021, alle ore 13,40 circa, la rubrica del Tg2, Sì Viaggiare, condotta in studio da Silvia Vaccarezza, ha messo in mostra le bellezze di Macchiagodena, e del Molise, e parlato di una idea interessante e concreta, con la finalità di fare arrivare nel paese isernino turisti da ogni parte d’Italia.
«Abbiamo approvato un progetto che si chiama “Genius Loci, portami un libro e ti regalo l’anima” che prevede la concessione di una vacanza gratuita presso una nostra struttura turistica per tutti quelli che decidono di venire a Macchiagodena e di portare con loro un libro – ha annunciato il sindaco Felice Ciccone dal servizio realizzato da Roberto Taglialegna -. Vogliamo mettere a disposizione dei turisti di tutta Italia la possibilità di trascorrere nel nostro territorio dei giorni di vacanza gratuiti, se accompagnano questa loro permanenza di piacere con un libro. Il libro, che normalmente viene scelto per andare in vacanza, in questa occasione si fa promotore del soggiorno stesso; è il libro che indirizza in quale località andare.
Chi desidera venire a Macchiagodena deve, poi, depositare il libro nella nostra Piazzetta della Lettura. Il visitatore deve dirci perché ha scelto quel libro, perché ha preferito la nostra comunità. Tutte quante queste esperienze scritte e narrate, a loro volta, confluiranno in una raccolta che riepiloga e racconta il progetto stesso. Un’altra nostra iniziativa, che parte sempre dal Comune che amministro, è quella de “La Divina Commedia in 100 borghi”, con la declamazione delle terzine del Sommo Poeta in cento diverse località della Penisola».
Nei prossimi giorni tutti i dettagli relativi a Genius Loci e al periodo di vacanza da trascorrere gratis a Macchiagodena.
L’assessora comunale alla Cultura e al Turismo, Luciana Ruscitto: «Il nostro intento è da sempre quello di promuovere il borgo tramite la cultura. Abbiamo aderito ai Borghi della lettura nel 2015, network che comprende 14 regioni e abbraccia 60 comuni, e ne siamo divenuti sede nazionale attraverso il nostro castello. Da qui la promozione è partita grazie a una serie di iniziative: presentazioni di libri, convegni culturali, allestimento delle nostre piazzette con librerie all’aperto».
«Le mani stanno a indicare i bambini, le associazioni di Macchiagodena che promuovono il territorio con lo sport, con la cultura, con l’arte, con il sostegno alle famiglie e ai piccoli. Queste mani intorno al castello, il centro culturale e vitale del nostro paese. Riscontriamo anche un richiamo storico, con il marchese di Centomani, proprietario del feudo di Macchiagodena», così Donatella Midea, assessora comunale e vice del sindaco, ha illustrato una ceramica donata alla cittadina molisana dall’artista Gino Manocchio.
Nella stessa giornata, intorno alle ore 7,40, anche Buongiorno Regione Molise (Rai3), programma condotto da Ester Maria Lorido, ha messo in evidenza Macchiagodena attraverso il racconto che ha visto protagonisti il grande maestro Renato Guttuso e l’intellettuale molisano Vincenzo de Filippis. Nella rubrica Pillole di Storia, Sergio Bucci ha ricordato il professore de Filippis – che insegnava a leggere e a scrivere -, e la permanenza del pittore e politico italiano, Guttuso, a Macchiagodena nell’anno 1956. Nei giorni macchiagodenesi, il maestro assoluto della pittura neorealista, e amico di de Filippis, dipinse quattro pannelli per la festa paesana dell’Unità. Si racconta, però, che un contadino, entrato in possesso dei “doni”, tempo dopo, pensò bene di utilizzare tali opere per costruire un recinto alle sue capre.