Per ammirarla in tutto il suo suggestivo splendore bisogna osservarla nelle ore dell’oscurità della sera quando non ci sono i riverberi di luce e si possono vedere tutti i dettagli risplendenti sotto i nuovi fari.
Parliamo dell’antica “Bottega Orafa” di Palazzo Nuonno in corso Garibaldi (perché il Comune non lo ribattezza con corso dei Veneziani?) nel rione dove i leoncini, i balconcini e le finestre ad archi testimoniano il passaggio della terra dei Dogi ad Agnone.
Il Rotary Club della cittadina alto molisana grazie a Manuela Di Lullo, attuale presidente del Club dalla Ruota Dentata, ha voluto un restyling dell’antico opificio che vede ancora come un tempo intatti tutti i banconi da lavoro, i forni e gli attrezzi. Bottega con l’entrata tipica medievale a “P rovesciata” che è stata dotata di una nuova illuminazione interna, ripulita e rivalorizzata. Anche l’antica facciata è illuminata ora da nuove e potenti luci che mettono in risalto i leoncini in pietra e la finestra bifora unica rimasta e muta testimone dell’invasione dei Veneziani nella cittadina alto molisana. Non solo, anche il perimetro del palazzo è stato abbellito di fioriere la cui manutenzione sarà proprio a carico del Rotary.
L’inaugurazione è avvenuta ieri sera (22 maggio) al termine della kermesse dialettale al teatro Italo-Argentino.
Agnone si è arricchita dunque di un’altra chicca, di un’altra attrazione turistica, di un’altra teca di salvataggio di storia e tradizioni. Per la realizzazione del progetto il Rotary ha avuto anche la collaborazione del Comune e della Pro Loco di Agnone.
Vila