Sarà una festa della Repubblica particolare quella del prossimo 2 giugno.
Il sindaco di Agnone, Daniele Saia, ha infatti intenzione di riunire i sindaci altomolisani e del vicino Abruzzo, oltre agli esponenti regionali e provinciali sullo spiazzale dell’ospedale San Francesco Caracciolo per l’ennesimo grido di aiuto della struttura sanitaria altomolisana.
“Il 2 giugno – afferma Saia- si celebra la Festa della Repubblica Italiana, proprio perché in quel giorno, nel 1946, gli italiani decisero tramite referendum di porre fine alla monarchia per trasformare l’Italia in una Repubblica costituzionale.
In questo momento particolare, oltre alla tradizionale deposizione della corona presso il Monumento ai Caduti, ho intenzione di celebrare la giornata in un modo differente. Insieme all’Amministrazione comunale di Agnone, mi recherò presso l’Ospedale San Francesco Caracciolo per deporre una corona in memoria di tutte le vittime del Covid e della Sanità non efficiente.
Per lungo tempo, infatti, gli Ospedali delle Aree Interne, come il Caracciolo, hanno visto perdere servizi essenziali per la sicurezza dei cittadini ed è una situazione che non può essere accettata. Gli italiani, a seguito del referendum del 1946, decisero di dotarsi di una Costituzione colma di principi imprescindibili e fondamentali.
Tra gli articoli della nostra Carta rientra anche l’art. 32 che sancisce quanto segue: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
I cittadini necessitano che gli obblighi costituzionali vengano rispettati dallo Stato, perché si tratta degli stessi cittadini che continuano a vivere nelle nostre Aree Interne mantenendole vive, sono gli stessi cittadini che continuano a pagare le tasse ottemperando ai propri impegni con la macchina statale e sono gli stessi cittadini che devono poter avere accesso a cure rapide ed efficaci.
Chiediamo, quindi, che il principio della tutela della salute non sia solo formale ma anche sostanziale. A tal proposito, i fondi del PNRR dedicati alla Sanità dovranno essere sfruttati per attuare una riorganizzazione sanitaria che veda abbattere le disparità territoriali. Le nostre terre sono teatro di prosperità culturali, di patrimoni ambientali, turistici, enogastronomici e di patrimoni legati a tradizionali materiali e immateriali; dobbiamo lottare affinché rimangano floride e vivaci.
Anche i cittadini delle Aree Interne rispettano i loro doveri con lo Stato: è il momento, quindi, che lo Stato dia risposte ai cittadini ottimizzando il sistema sanitario.
Pertanto, il 2 giugno vi aspettiamo alle ore 12.30 presso il piazzale antistante l’Ospedale Caracciolo per ricordare le vittime del Covid e della Sanità non efficiente, riaffermando il bisogno di risposte alle necessità dei territori delle Aree Interne e quindi dell’Alto Molise e Alto Vastese.
Invito, inoltre, i Sindaci, i Consiglieri Comunali e i Consiglieri Regionali altomolisani e altovastesi a partecipare all’evento.
Non c’è più tempo da perdere – chiosa Saia- bisogna lottare per una riorganizzazione della Sanità delle Aree Interne che vada verso il modello della medicina territoriale. La nostra lotta continuerà anche affinché il Caracciolo venga riconosciuto finalmente quale Ospedale di Area Disagiata come stabilito nel Piano Operativo Sanitario e nel D.M.”.