Da sempre tessuto identitario del Sistema Paese, ma per troppo tempo relegati ai margini dell’agenda politica nazionale, i piccoli Comuni pagano anni di isolamento e scarsi investimenti in infrastrutture reali e digitali che contribuiscono a uno spopolamento oggi apparentemente inarrestabile.
Sul fronte digitale, in particolare, in oltre 2.100 dei 7 mila centri italiani che ricadono nelle cosiddette “aree bianche” – di cui la maggior parte è costituita da piccoli Comuni – è oggi attivo il servizio di connessione, mentre in altri 3.200 Comuni sono in corso i lavori, all’interno di un percorso di realizzazione della BUL (banda ultra larga) che riguarda le aree più marginali rispetto agli interessi del mercato e che sarà completato entro il 2023.
Al contempo, i centri che non contano più di 5 mila abitanti rappresentano il 72% delle municipalità italiane, insistono in aree di assoluto pregio ambientale, storico e artistico, e costituiscono sempre più spesso degli ideali laboratori di economia circolare, democrazia energetica e innovazione sociale, come dimostrano le cinque esperienze virtuose insignite questa mattina del Premio “Voler Bene all’Italia” promosso da Legambiente e dalla fondazione Symbola. Esperienze d’innovazione che, dalla Calabria al Piemonte, uniscono le possibilità offerte dalle nuove tecnologie a un turismo più sostenibile, a progetti di rigenerazione urbana, a una silvicoltura di precisione e a modelli di educazione inclusiva.
Pertanto l’associazione ambientalista, insieme ai sindaci e alle comunità, lancia oggi un appello al Governo Draghi per chiedere di non lasciare che i borghi e le aree interne siano fanalino di coda nella sfida per la ripartenza del Paese, garantendo un’equilibrata distribuzione nonché una giusta attenzione nell’uso trasversale delle risorse del Pnrr per la transizione ecologica e digitale.
10 le piazze al centro di Voler Bene all’Italia, dai borghi costieri a quelli dell’entroterra, tutte legate a progettualità considerate strategiche da Legambiente nel filone della transizione ecologica del PNRR: dalla creazione di comunità energetiche alle misure di contrasto al dissesto idrogeologico, passando per la bonifica delle terre avvelenate e da un turismo sostenibile per la valorizzazione dei territori. In Molise l’evento sarà organizzato nel comune di Sepino, dove domenica 30 maggio a partire dalle 10,30,nell’antichissimo centro abitato sannita, situato a ridosso del tratturo Pescasseroli-Candela, si discuterà di come l’istituzione del Parco nazionale del Matese, attesa da oltre trent’anni, possa dare un notevole impulso a un territorio a forte vocazione agro-silvo-pastorale.
L’evento prevede un’escursione di circa 3 km partendo dalla località Guadocavalli per arrivare nel paese di Sepino, in piazza Nerazio Prisco.
Le richieste di Legambiente e dei territori al Governo. Legambiente, insieme ai sindaci e alle comunità, ritiene prioritario destinare i fondi dei prossimi mesi ai piccoli Comuni per promuovere la diffusione di comunità energetiche, ridurre il rischio idrogeologico, attrezzare nuovi prodotti turistici legati al cluster del “turismo attivo e sostenibile” (dai cammini alle ciclovie), favorire lo sviluppo di filiere locali del legno, realizzare l’infrastruttura leggera della rete unica in tempi certi anche nelle aree bianche, incentivare lo smart working e defiscalizzare servizi e attività economiche di qualità che qui investono in lavoratori residenti e in centri innovativi di coworking.
Per accelerare un cambio di passo, in particolare, sarebbe importante istituire una linea di finanziamento “SMART WORKING BORGHI”, con agevolazioni fiscali per l’insediamento di centri di ricerca e impresa digitale di prossimità nei piccoli comuni, incentivando la nuova residenzialità legata all’uso di spazi abitativi abbandonati e recuperati.
Prioritario, inoltre, dare immediata attuazione a dispositivi normativi come la legge Salva Borghi o le green community inserite nel Collegato ambientale, per mettere i piccoli centri nelle condizioni di competere ed esprimere il loro potenziale.
“La pandemia ha posto all’attenzione di tutti la necessità di ripensare la fruizione dei territori e il Pnrr rappresenta un’occasione unica perché borghi e aree interne tornino ad avere la centralità che meritano, per riequilibrare storici divari e dare nuovo slancio alla lotta alla crisi climatica – commenta Ciafani – I piccoli Comuni necessitano di risorse certe e politiche forti per promuovere la rivoluzione energetica e l’economia circolare, sviluppare il turismo di prossimità e la multifunzionalità dell’agricoltura, favorire una mobilità e una gestione forestale sostenibili, colmare il digital divide, semplificare le procedure per la messa in posa della banda ultralarga e implementare l’agenda digitale.
Queste le direttrici fondamentali lungo cui muoversi per innescare processi innovativi e sostanziali: lo dimostrano le storie da noi premiate, esempio di come i borghi possano essere motore propulsore della transizione ecologica e digitale”.
#BORGHINEXTGENERATION, il contest fotografico. Nell’ambito di Voler Bene all’Italia 2021, grazie al contributo della community Yallers, Legambiente stamattina ha lanciato il contest Instagram #borghinextgeneration per premiare le fotografie più rappresentative dei “volti dell’innovazione e delle generazioni future”, sullo sfondo paesaggistico dei nostri borghi. Il primo classificato si aggiudicherà un soggiorno in un piccolo borgo, offerto da Legambiente in collaborazione con EquoTube.