Per parlare di Costituzione tutti i momenti e i luoghi sono buoni e utili. Per consolidata tradizione, il lungo mare Nord di Termoli, ad ogni tramonto del 2 giugno, è stato lo scenario del dibattito che l’associazione Italia Civile, proponeva e propone ai suoi soci e ad un vasto pubblico, per festeggiare la ricorrenza del 2 giugno del 1946, con momenti di riflessione sui diversi articoli, sui principi, sul passato e sul presente dello strumento giuridico creato per essere la legge fondamentale dell’ ordinamento repubblicano.
Dopo il salto del precedente anno, dovuto alla situazione di grave emergenza sanitaria causata a livello mondiale dalla pandemia Covid 19, l’edizione 2021 si è svolta nell’ampio spazio all’aperto del quartiere periferico di Difesa Grande. Il tema trattato è stato quello del diritto alla salute sancito nell’art. 32 e sul quale hanno argomentato molto liberamente le persone convenute, così com’è nello stile di una manifestazione che è diventata storica per Termoli e per il circondario.
L’apertura dei lavori condotti con magistrale bravura da Stefano Leone, poliedrico editore e personalità di spicco della cultura termolese, è stata preceduta dalla lettura dei principi del dettato Costituzionale, da parte di bambini che si sono offerti, testimoniando con la loro semplicità il valore e l’importanza di ogni parola del testo di un libro “ illuminato”, così come viene coerentemente definita la Costituzione italiana.
Il tema della salute e di tutte le problematiche collegate agli esiti dell’emergenza sanitaria, è stato ampiamente trattato su una scaletta di interventi con particolare riferimento alla fragilità dell’organizzazione ospedaliera nei momenti difficili e di emergenza , dando legittimità alla rivendicazione di uno dei diritti fondamentali e sacrosanti dell’uomo e del cittadino in tutte le latitudini. Voci diverse ma tutte coralmente volte ad evidenziare le lacune di un sistema come quello sanitario, in profonda crisi.
Particolare e molto coinvolgente è stato l’intervento musicale del maestro Nicola Palladino, poeta e cantante ed autore di testi in italiano ed in dialetto termolese. “ un caprifoglio sulla siepe ..è passato un anno .. è ritornato il caprifoglio ed è festa tutto intorno”… parole lievi, leggere , delicate, sulle note di una musica che scalda il cuore. L’ effetto straordinario di un ritorno alla normalità, di persone che si incontrate dopo quasi un anno per disporsi a cerchio e a distanza calcolata, sotto un cielo misto di nuvole e d’azzurro attraversato dai raggi forti di un sole che dà tutto sé stesso prima di celarsi all’orizzonte.
Dentro le luci di un così potente riflettore, visibilmente emozionato, Franco Fiardi, il presidente dice: “ Ce la mettiamo sempre tutta, noi siamo fatti così, andiamo avanti con una manifestazione che unisce, si parla di valori sui quali non si può essere discordi. Valgono i sacrifici, il passato, l’impegno di chi ci ha preceduto per donarci un paese dove non ci sono confini alla libertà. Che dire dei nostri padri Costituenti che hanno scritto le regole elencando diritti e doveri inalienabili.
Di quegli uomini e quelle donne che ci hanno permesso di scegliere cosa essere nel futuro e di quanti, estendendo il diritto di voto, ci hanno permesso di scegliere una forma di Stato dove sovrano è il popolo. E’ questo il senso del 2 giugno, una conquista che noi desideriamo festeggiare proponendo a ogni appuntamento, un argomento di riflessione diverso. L’ultima volta abbiamo parlato di Europa, qualche anno fa di accoglienza.
Abbiamo proposto il valore del dissenso e prima ancora, con un titolo provocatorio abbiamo posto l’interrogativo se la nostra Costituzione fosse imperfetta. Ora come negli anni scorsi, anche in una cornice diversa, cittadini e personaggi pubblici ma anche amministratori e personalità politiche, senza ordini di precedenza, ma con il profilo alto dell’attenzione, sono qui e si alternano al microfono presentando i propri punti di vista, dati certi , opinioni , critiche, auspici e aspettative”. In effetti è stato così e come ad ogni incontro datato 2 giugno al microfono cittadini, operatori sanitari, medici, padri di famiglia, lavoratori, rappresentati delle istituzioni, hanno dato vita ad un confronto collegiale e democratico in un momento storico preciso dove la centralità è il diritto alle cure.
Fernanda Pugliese