Un affresco e un’avventura avvincenti all’epoca del sacco arabo di S. Vincenzo al Volturno, tra rigorosa ambientazione e invenzione letteraria. Un’abbazia alle sorgenti del Volturno. Un vescovo senza scrupoli.
Un’orda saracena assetata di sangue. Con un ritmo serrato e avvincente, l’autore fa rivivere al lettore una vicenda realmente accaduta, il sacco arabo di S. Vincenzo al Volturno dell’881, facendogli respirare la spiritualità della vita monastica ma anche il clima di tensione che attanagliava l’Italia centro-meridionale nel IX secolo.
Il romanzo s’intitola “Nero saraceno”, ed è pubblicato da Marlin editore, la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano (collana Il portico, https://www.marlineditore.it). La rigorosa ambientazione si colloca tra il Molise e la Campania: tra l’abbazia, situata nei Comuni di Castel San Vincenzo e di Rocchetta, in provincia di Isernia, e il fiume Volturno che attraversa la provincia di Caserta, sfociando nel Mar Tirreno.
Autore di un thriller immerso nel passato, Alessandro Luciano ha lavorato per oltre dieci anni come archeologo nella stessa abbazia sul Volturno e ora è in servizio al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, oltre ad aver scritto un altro romanzo storico: “Gli ultimi giorni del comandante Plinio” (tre edizioni in meno di un anno), sempre per Marlin editore.
_