Sì è tenuta oggi pomeriggio a Poggio Sannita, la rievocazione del Consiglio Comunale del 3 luglio 1921 all’interno del quale si discusse la variazione della toponomastica del paese da “Caccavone” in Poggio Sannita.
Protagonisti del “consiglio” i bambini della scuola Bottaro. La rappresentazione, voluta dall’amministrazione comunale, si è svolta nel piazzale antistante la scuola e ha visto la presenza delle autorità locali, della dirigente scolastica professoressa Tonina Camperchioli e di numerose persone che hanno apprezzato e applaudito.
I bambini, qualche giorno prima della rappresentazione, hanno partecipato a un vero consiglio comunale così da potersi rendere conto di ciò che avviene nella realtà. <<Il nome del Comune suona sgradito>>, ha detto il “sindaco”, <<in quanto è composto di Cacca-vone. La prima parte ricorda cosa che disgusta, la seconda è un accrescitivo che riempie la bocca e gli orecchi ed avviene perciò che le persone che odono per la prima volta detto nome rimangono colpite e ci ridono sul volto.
Tutti desiderano che sia cambiato il nome. Io ne propongo un altro : Poggio Sannita, considerando che il nome è bello e risponde alla posizione topografica del comune.>>
Un precedente consiglio comunale del febbraio ’21 aveva deciso di variare il nome in “Vinoli”.
Questa proposta, seppur deliberata dal consesso comunale, non fu accolta di buon occhio dalla popolazione per cui si rese necessaria la convocazione di un nuovo consiglio all’interno del quale fu proposto il nome odierno: nome che riuscì a mettere tutti, o quasi, d’accordo.
Lucietta Amicone