Dall’Abruzzo alla Puglia, la mini carovana della diversità linguistica si è fermata il 10 agosto a Montecilfone . Presso la sede della Redazione rivista Kamastra l’appuntamento della prima tappa che ha visto la partecipazione di note personalità nel campo culturale, accademico e dell’editoria. Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco di Montecilfone Giorgio Manes e dal consigliere delegato alla cultura Eliano De Luca , presso la sala consiliare del municipio.
Coordinati dalla prof. Fernanda Pugliese gli interventi di saluto e le motivazioni di un percorso “ carovaniero” iniziato diversi anni fa e poi interrotto, allo scopo di raggiungere tutti i tasselli che compongono il mosaico plurilingue in Italia, visitando e facendo conoscere i paesi, incontrando la gente e i parlanti in modo particolare, raccogliendo le testimonianze di una memoria orale che rischia di perdersi e confondersi con i meccanismi della totalizzante società contemporanea.
Interessante è stato in questo senso l’intervento del capo convoglio Giovanni Agresti, professore ordinario di sociolinguistica all’Università francese di Bordeax Montaigne , coordinatore del progetto editoriale “Territori della parola” e responsabile scientifico dell’Associazione Lem Italia ( lingue dell’Europa e del Mediteraneo) la cui presidente Renata De Rugeriis, docente della stessa materia all’Università di Urbino, è la promotrice di tutta una serie di prestigiose iniziative nel campo, tra queste il progetto Tramontana Network III vincitore del Grand Prix European Heritage Awards 2020.
La novità presentata nella sala del comune di Montecilfone è stato l’annuncio da parte del prof. Agresti ,tra l’altro anche docente associato di francese alla Università Federico II di Napoli , del passaggio dei circa quattromila volumi del fondo librario di Sociolinguistica dall’Università di Teramo alla sede di Kamastra, nel paese arbëresh, dove verrà trasferito il nuovo Centro di Sociolinguistica , unico in Italia Meridionale.
Una istituzione culturale molto importante dove la comprovata sinergia tra le due Associazioni è preludio di importanti novità nel campo. La notizia è stata accolta con grande entusiasmo dai presenti, tra questi l’architetto Luigi Marino già cattedratico all’Università di Firenze, impegnato con la dottoressa Èlena Varanese, anch’ella presente, nella raccolta del lessico dell’edilizia nelle varianti dialettali molisane e delle Minoranze Linguistiche.
Si sono aggregate alla carovana la dott. Pinuccia Campofredano e Maria De Rosa in rappresentanza degli sportelli linguistici del Molise, che hanno consegnato agli ospiti un attestato di benvenuto in lingua.
Alla squadra nomade si sono unite l’insegnante Elvira Di Lena, la giornalista e curatrice delle rubriche della rivista kamastra Rossella De Rosa, l’ingegnere Gilberto Salvi della Casa Editrice Mnamon di Milano, editore della collana I Territori della Parola, la prof. Carla Di Pardo, autrice per la parte artistica, del progetto Le Stelle dell’ Orsa delle comunità di Minoranza Linguistica del Molise, la dialettologa e sociologa Giulia Ferrante, il geologo di Chieti Manuele Sementino e l’editore della testata Termoli Wild.it Ezio Varrassi , ideatore di scopri Molise, che ha curato le riprese dell’evento per la produzione di un breve docufilm sull’esperienza della prima tappa carovaniera, in sintonia con Kamastra e Amolivenews , il cui direttore Fabrizio Fusco ha sostenuto l’iniziativa.
Nello spazio all’aperto dello storico bar Ranelli, nel centro cittadino, la compagnia di viaggiatori diretta a Faeto, comunità franco provenzale della provincia di Foggia, per la presentazione di un volume sull’essere del linguaggio, ha potuto godere di una pausa di conviviale refrigerio prima di intraprendere la seconda parte del percorso.