E poi ci sono quelle serate fantastiche dove ogni cosa è curata nei dettagli. Dalla musica alle parole, agli interventi, ai brani da leggere ,alle canzoni da interpretare per offrire agli ospiti quel senso di gradevolezza e di armonia che si concilia con l’atmosfera pre- natalizia, in un tempo storico difficile.
L’occasione per l’Unitre per chiudere metaforicamente, un ciclo di corsi non fatti a causa della pandemia ma con uno sguardo speranzoso verso la riapertura delle attività tanto attese, presentando il libro di uno dei docenti più eclettici come Nicola Palladino. Docente in pensione, laureato in lettere e diplomato in didattica della musica che è la sua passione, paroliere, interprete, compositore, scrittore e in questa veste brillante autore di un bel libro.
Il titolo è Tigri e Gatti Randagi, è stato pubblicato da Poliniani editore Verona. Composto da carte riciclate, con una copertina disegnata da Piera Di Clemente, reca la presentazione di Fernanda Pugliese ed il valore aggiunto del racconto La veglia del gigante, di Mario “Synergo” Palladino.
Un libro che ha offerto lo spunto per uno spettacolo bello e suggestivo. A partire dalle musiche eseguite al pianoforte dal maestro Giuseppe Pranzitelli nella vita medico anestesista, da un coro tutto al femminile e dal flauto di Sara Boscariol.
Che dire dalla voce calda e suadente di Aldo Gioia, attore, docente di dizione e lettura scenica?
Uno spettacolo nello spettacolo come la selezione dei brani, da quelli dal significato recondito e profondo, agli stralci burleschi e agli episodi di vita giovanile declinati nella vivacità e nella fantasia dei personaggi, dei familiari, dei compaesani, dei compagni di scuola e di avventure. Una narrazione fluida, leggera ma ricca e dove, come si legge nella quarta di copertina, traspare che, “in fondo il terzo millennio, pur con le sue stravolgenti novità, ci ha lasciato l’anima intatta”.
Un percorso dove non mancano le magiche note del Natale le cui composizioni dedicate all’evento, superano la cinquantina. L’ultima è per l’occasione e l’ascoltiamo nel video. Il repertorio di canzoni abbinate alla prosa, è stato vario.
Da Signorinella Pallida di Gino Bechi , mitica e travolgente brano del 1931 a Una strada nel bosco, dello stesso autore, e poi La canzone di Trent’anni fa nel 1919, cantata da Achille Togliani., tanto per citarne alcune. Un modo per raccontare il passato e la storia che, come si legge nei racconti, è fatta di eventi, di persone, di stagioni, di animali, di uccelli, di piccole e grandi cose, di vita vissuta, di varia umanità.
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