Presentato nell’Auditorium del Palazzo dell’ex Gil di Campobasso il romanzo di Antonella Presutti, ” IL RIANIMATORE (Arkadia Editore), una storia originalissima per struttura, trama, stile e per la potenza prospettica che si coglie nella lettura.
Dopo i saluti iniziali e l’introduzione della Presidente della Fidapa, sezione di Campobasso, Elena Terebini, la professoressa Simonetta Tassinari, amica e collega dell’autrice, ha preso la parola definendo quest’ultimo lavoro un “poema in prosa” dallo stile raffinato che caratterizza da sempre i lavori di Antonella Presutti.
Il lettore viene subito sbalzato in una sorta di limbo da cui non si può uscire ma nel quale sussiste un continuo desiderio di bellezza che si trova non nell’uomo ma nella natura.
E’ questa la riflessione condivisa da Simonetta Tassinari, in linea col pensiero dell’autrice che conferma come il motivo guida del racconto sia quello dell’amore per le piante che è comune alle numerose storie di protagonisti che vivono nel luogo in cui è ambientato il racconto, Petare, un altopiano vicino Caracas, caratterizzato da un alto indice di criminalità e da una spiccata diseguaglianza economica.
Ciò che accomuna tutti è la ricerca del riscatto, della cura, del “prendersi cura” perché ad ogni ferita equivale la sua guarigione.
Da questo romanzo esce fuori tutta la sensibilità di Antonella Presutti per il suo spiccato sentimento di cura nei confronti di quanto è emarginato, dimenticato, abbandonato e sofferente per poi recuperarlo e, in una parola, rianimarlo.
Rossella De Rosa