Fino ad oggi sulla riapertura delle sale operatorie del San Francesco Caracciolo si erano espresse solo le parti politiche.
Ora c’è l’ufficialità d parte del Direttore Generale dell’Asrem. Con propria deliberazione (n.1523 del 20.12.2021) con oggetto “Ospedale di area disagiata “San Francesco Caracciolo” di Agnone – Attivazione Chirurgia ambulatoriale complessa”, Oreste Florenzano firma la riapertura delle sale operatorie site al terzo piano dell’ospedale alto molisano con apparecchiature nuovissime e mai utilizzate.
Oltre al personale soprattutto infermieristico di non facile reperimento, ora c’è da dotare la struttura operatoria di ferri, teli e quant’altro serve al funzionamento quotidiano. Ma le lagnanze del Caracciolo riguardano anche altre gravi carenze. Ad evidenziarle il sindacato Cisl-Fp con una nota a firma del segretario generale Anna Valvona e del referente Sanità Pubblica Bruno Delli Quadri.
“L’Ospedale di area disagiata –scrivono i rappresentanti sindacali- lamenta oramai in maniera cronica gravi carenze di personale (Infermieri, OSS, Tecnici di radiologia e laboratorio analisi) che rispetto all’ultima riorganizzazione posta in essere dalla Direzione Aziendale risalente allo scorso Luglio si è aggravata per ulteriori pensionamenti. Il personale che prestava servizio nelle sale operatorie quando erano attive è stato trasferito per assicurare turni in pronto soccorso, trasporti secondari,consulenze specialistiche in Ambulanza presso altri ospedali regionali. Il personale infermieristico della degenza di day surgery chirurgia tra pensionamenti e trasferimenti è stato smantellato del tutto”.
All’uopo il sindacato in questione chiede “il ripristino di una dotazione organica degna di un ospedale al fine di garantire la tutela dei lavoratori ma soprattutto garantire le prestazioni sanitarie in sicurezza all’utenza”.