Serata spensierata al Teatro Savoia di Campobasso, adatta a dimenticare, almeno per un breve lasso di tempo, le notizie poco confortanti sui contagi che si susseguono in questi giorni.
E’ andata in scena, infatti con la regia di Daniela Terreri, “Cenerentola” di Pauline Garcia Viardot (1821-1910), un’opéra-comique con sette personaggi ed un pianoforte ad accompagnare, acuta rilettura della celeberrima fiaba e ottima occasione questa offerta dal Conservatorio Perosi di Campobasso, insieme con il Convitto Mario Pagano e la Fondazione Molise Cultura, per far amare la musica lirica a spettatori di ogni età.
Infatti questa Cenerentola si sviluppa con una trama in poco più di un’ora, il tutto con un susseguirsi di dialoghi mai banali ma ricchi di citazioni consapevoli ed appropriate; è un’opera agile, delicata e divertente che si rivolge ai grandi e ai piccoli spettatori perché è la favola che ha fatto sognare generazioni intere al cinema, in tv, nel balletto, nel teatro in prosa e nell’opera lirica di Rossini e Massenet.
Le musiche di Pauline Viardot nella Cenerentola presentata al Savoia, ben si conciliano con la trama fiabesca così semplice e familiare, riuscendo ad incuriosire, appassionare e coinvolgere il pubblico.
La regia di Daniela Terreri insieme con l’interpretazione dei bravissimi e giovanissimi cantanti (Denyse Rossetti, Angelo Caprara, Anna Geremia, Anna De Socio, Emanuela Bontempo, Jiang Yufeng, Leonardo D’Anolfo, accompagnati al pianoforte dal Maestro Michele Pannitto) hanno permesso al pubblico di immergersi nella magia della fiaba ritornando un pò bambini a chi bambino ormai non lo è più.
Rossella De Rosa