Indagini in corso in Alto Sangro per il commercio illegale di corna caduche. Un business di svariate migliaia di euro “esentasse”, praticato da individui privi di partita iva che, evitando le normative fiscali, commerciano i palchi degli ungulati dopo i trattamenti in laboratorio. I maschi del capriolo e del cervo perdono le corna ogni anno ad inizio inverno, i primi a febbraio e ad aprile i secondi. La ricrescita dei nuovi palchi avviene poco tempo dopo. In questi mesi i cercatori di stanghe li trovano giacenti al suolo. L’Alto Sangro è tra le aree più gettonate dagli operatori del settore.
I militari della Guardia di Finanza stanno seguendo una pista finalizzata a individuare quei soggetti che svolgono il lavoro in “nero”. Nei guai, inconsapevolmente, potrebbero finire anche gli acquirenti che non hanno preteso le dovute ricevute fiscali.