Agnone apre le porte ai profughi dell’Ucraina, Infatti sei cittadini provenienti dai territori di guerra sono ora nella cittadina altomolisana accolti grazie al progetto SAI (Sistema Accoglienza Integrazione ex SPRAR) del Comune di Agnone. Sono madri con bambini al seguito, tutti fuggiti dai terribili scenari di guerra della loro patria.
“Questo è stato possibile grazie all’azione sinergica messa in campo dall’Ambito Territoriale Sociale di Agnone, dall’equipe dello Sportello FAMI e dal personale dell’Ente Gestore del Progetto SAI di questo Comune, che hanno preso prontamente in carico le mamme con i loro figli, i quali, appena arrivati, erano ospiti di strutture alberghiere o di privati cittadini “ ha detto il sindaco Daniele Saia che unitamente all’Assessore alle Politiche Sociali Enrica Sciullo si è adoperato affinchè anche Agnone ospitasse i profughi.
“Si precisa che il SAI è operativo nel Comune di Agnone già dal 2014 –aggiunge il sindaco- che si tratta, di una rete composta dal Ministero dell’Interno e degli Enti Locali (ANCI), per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata che accedono al Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo.
A livello territoriale gli Enti Locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che, oltre ad assicurare servizi di vitto e alloggio, prevedono in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
Il Comune di Agnone è il primo della Provincia di Isernia, è uno dei primi a livello regionale, ad aver accolto, all’interno del SAI, cittadini di nazionalità ucraina, questo affinché possano affrontare al meglio un percorso di integrazione concreta ed umana, nella speranza di una pace imminente, per giovani donne con le loro creature, duramente provate da un conflitto, a causa del quale, hanno dovuto drasticamente abbandonare affetti e Terra”.