Agnone terra di Fuochi. Come non ricordare, i flambeau ed i lumi nella commemorazione dei Defunti; i fuochi della Ndocciata; il sacro fuoco del bronzo fuso nella ‘colata’ delle campane e fino ai fuochi nella ricorrenza di San Michele ovvero i grandi falò che caratterizzano ogni rione di Agnone e fino a quasi tutte le masserie sparse nel contado e nella vallata del fiume Verrino, che brillano nel buio, da lontano, come sfavillanti stelle nella sera dell’8 maggio.
Fino a qualche anno fa erano i più piccoli a recarsi nei boschi per trovare legna e fascine e cercare costruire la pira più alta e battere così la concorrenza degli altri quartieri in una tacita competizione su chi riuscisse ad allestire la catasta più grande e più alta e che bruciasse per più tempo nel ricordo di come San Michele sconfisse il male attraverso il fuoco. Santo venerato oggi in tre chiese agnonesi: San Francesco, Sant’Emidio e San Michele Arcangelo nella frazione di Villacanale. .
Poi, terminato il fuoco, sui carboni gli abitanti delle strade limitrofe si riunivano per grigliare carne e salsicce e bere, fra canti e magari balli, un buon bicchiere di vino.I Il covid, poi, ha spento i Fuochi di San Michele.
Quest’anno torna la tradizione e torna soprattutto nel rione di Maiella nel centro cittadino dove l’Associazione ‘La Repubblica di Maiella’, in collaborazione con il Comune di Agnone e la Pro loco, ripropone l’antico rito popolare del fuoco di ‘San Michele’.
“L ’appuntamento -comunicano dal rione Maiella- si inserisce nelle manifestazioni del fuoco di Agnone, ed è in programma domani, domenica 8 maggio, quando in Piazza del Popolo, a partire dalle ore 21.00 si procederà all’accensione del grande falò dell’altezza di 12 metri che quest’anno assume un valore particolare.
L’iniziativa – aggiungono gli organizzatori – intende infatti esorcizzare quanto accade nell’Europa dell’Est nella speranza di vedere avviato il processo di pace tanto agognato e richiamato con forza da Papa Francesco. La potente luce dal fuoco di ‘San Michele’ – aggiungono –vuole essere di buon auspicio per illuminare le menti di chi persegue politiche di distruzione e morte di civili indifesi, tra cui anziani, donne e bambini la cui unica “colpa” è vivere in quei territori. Invitiamo l’intera cittadinanza a partecipare anche ad un momento di riflessione restando uniti”.
All’evento è prevista anche la presenza dei ‘Babaci’ di Poggio Sannita, i famosi pupazzi realizzati con materiale di riciclo che per la prima volta “assisteranno” al rito.
Prima dell’accensione del fuoco, l’Associazione ‘La Repubblica di Maiella’ (ore 19.00) darà vita alla ‘Tombolata 2021’ rinviata nel mese di dicembre scorso a causa delle restrizioni dovute al Covid-19. La presentazione del momento ludico con ricchi premi, sarà affidata agli speaker, Mario Mastronardi e Costantino Pierdomenico.
Seguiranno momenti conviviali con canti e balli della tradizione oltre alla degustazione di prodotti tipici. In caso di maltempo il falò di ‘San Michele’ sarà rinviato al fine settimana prossima.