Ancora una iniziativa culturale nel Comune di Guglionesi. Una attività che ha visto l’Amministrazione, l’Arci cittadina con l’ausilio dell’Associazione dei Parchi Letterari, sposarsi con la voglia di cultura e di partecipazione dell’intera cittadina Basso Molisana. La consapevolezza che il passato non è morto ci porterà a : “Auschwitz”. La notissima località, non è solo il nome di un luogo di dolore e tragedia riferite all’Olocausto ma anche il titolo di uno dei capolavori di Francesco Guccini.
Il testo fu ispirato dalla lettura del romanzo autobiografico di Vincenzo Pappalettera (partigiano arrestato nel 1944) “Tu passerai per il cammino”, nel quale l’autore racconta le sue memorie durante la permanenza nel campo di concentramento di Mauthausen.
“Son morto con altri cento, son morto ch’ero bambino; passato per il cammino e adesso sono nel vento. Ad Auschwitz c’era la neve, il fumo saliva lento nel freddo giorno d’inverno e adesso sono nel vento. Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio: è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento. Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento. Ancora tuona il cannone, ancora non è contento di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento. Io chiedo quando sarà che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà.”
Venerdì 20 maggio dalle ore 9.30, grazie all’Amministrazione Comunale di Guglionesi, ricorderemo, insieme agli studenti dell’Istituto Omnicomprensivo di Guglionesi, la sconvolgente vergogna dei campi di concentramento e delle leggi razziali. L’iniziativa sarà curata dal “Parco Letterario e del Paesaggio F.Jovine “ e dal circolo F. Jovine-Arci, presso i locali adiacenti la scuola di musica (siti nella Villa comunale “Castellara”).
In quell’occasione saranno ricordate le parole e la testimonianza esemplare di Primo Levi e della senatrice Liliana Segre, che ci invita a non cadere nella “indifferenza verso le ingiustizie e le sofferenze che ci circondano“.
La nostra Costituzione (che entrò in vigore nel 1948) cancellò la vergogna delle leggi razziali sancendo solennemente che: ”tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Maurizio Varriano