Lo abbiamo visto stilizzato, in versione panno-lenci, per la prima volta ed in anteprima ad Agnone, sul bavero della giacca del Generale Rosario Aiosa, e poi del suo collega Antonio Ricciardi, che ne ha fatto dono anche al sindaco di Agnone Daniele Saia che l’ha indossato nel corso della manifestazione della Festa della Repubblica Italiana, prima ad Agnone e poi ad Isernia.
Quindi ieri sera, 2 giugno, spiccava sulle giacche di Bruno Vespa nel celeberrimo programma di Rai 1 “Porta a Porta” e del suo ospite Giorgio Mulè sottosegretario di Stato al Ministero della difesa. Parliamo del fiore “Non ti scordar di me” diventato il simbolo anche di tutti i caduti nelle guerre. Il Gen. Aiosa, anche nelle vesti di Presidente del Gruppo Medaglie d’Oro Valor Militare d’Italia, ha spiegato, nel corso della sua visita ad Agnone, al sindaco ed al Consiglio Comunale, in anteprima, la valenza e l’importanza del simbolo del fiore di colore azzurro come il colore dell’Italia.
Un fiore bello come il Myosotis, nome scientifico del Non ti scordar di me, non poteva non essere motivo di ispirazione ed ora è simbolo di amore eterno e di salvezza.
“Dare all’Italia un fiore della memoria, che non può ovviamente essere se non il Myosotis o “non ti scordar di me”, anche perché si tratta di una specie floreale perenne di facile coltura che in Italia cresce un po’ ovunque, fin al di sopra dei 1.000 metri. Una pianta perfetta quindi per “coltivare” la memoria di quanti hanno dato la loro vita per il nostro presente e per il nostro futuro”.
Ed allora sarebbe bello che anche tutti i Comuni d’Italia, o gli Enti e magari le scuole, coltivassero una piantina all’interno delle case municipali o nei giardini degli istituti o degli Enti come segno di riconoscenza, ricordo ed amore verso chi ha immolato la propria vita per l’amore della Patria.