Agosto 2013, luglio 2022. Ritrovarsi nove anni dopo nella stessa piazza sotto il busto di Giorgio Kastriota Skanderbeg collocato e inaugurato in un pomeriggio assolato del mese di agosto, alla presenza di numerose autorità.
Dell’ ambasciatore Neritm Ceka, di Mal Berisha venuto apposta da Londra essendo stato egli stesso il fautore della posa di una statua di Skanderbeg nel nostro comune.
Il legame è stata la dottoressa Maria Vittoria d’inzeo, l’amministrazione comunale del tempo con il sindaco Franco Pallotta, e la sottoscritta in veste di presidente del Consiglio comunale. Alla cerimonia ha preso parte il presidente della Regione Molise Paolo Di Laura Frattura, l’assessore Vittorino Facciolla ed altre autorità. Ora come allora il nuovo sindaco Giorgio Manes, ha accolto la prestigiosa autorità albanese dopo che la stessa è stata ufficialmente accolta a Campomarino su invito di Filitalia e della presidente Liliana Corfiati, nota artista dei murales nel borgo e non solo. Il motivo della visita, documentata da una troup della televisione albanese A2 CNN 2 è l’arte collegata con la storia degli arbëreshë, gli immigrati di prima generazione che da cinquecento anni hanno mantenuto vivi i costumi, le tradizioni e soprattutto la lingua, veicolo di comunicazione, di radici e identità.
Dall’artista post cubista Ibrahim Kodra, di cui alcune importanti opere sono a Campomarino, donate alla fondazione Cultura da una delle discepole predilette del Maestro, quale appunto la Corfiati che ha condiviso con Kodra gli ultimi istanti di vita.
A Michele Greco da Valona pittore del ‘ 500, tra i più noti del rinascimento Adriatico le cui opere, trittici di Madonne tra Santi, si trovano a Guglionesi e Vasto. La delegazione ha visitato Guglionesi e i quartieri di antico insediamento. La tappa a Montecilfone era doverosa.
L’ ambasciatore è stato ricevuto presso il museo di guerra dedicato agli ussari, dalla responsabile Rossella Sforza e da suo marito Nicola Sette, ovviamente dal sindaco Giorgio Manes e dal parroco mons. Franco Pezzotta che all’epoca benedisse il busto del Castriota. Di poi, nella sede del municipio Mal Berisha ha potuto ammirare un basso rilievo della notissima scultrice Valeria Vitulli e un dipinto di Skanderbeg affisso alla parete della sala del sindaco, il cui cognome Manes, è testimonianza diretta e documentata in registri del 1500, della provenienza della sua progenie, dalla regione albanese della Manesia.
Il dipinto su sfondo blu affisso al comune è una delle più belle riproduzioni del pittore cinquecentesco Cristofano dell’Altissimo, eseguito da un allievo dell’istituto penitenziario di Larino.
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