È stata la psicologa e psicopedagogista Matilde Delfino, a consegnare i premi ai vincitori della prima edizione del premio letterario “Longano in Prosa‘, all’interno della sala consiliare del Comune matesino.
Un successo di partecipazione andato oltre le migliori previsioni, con elaborati giunti anche da fuori regione. I lavori sono stati sottoposti al giudizio della giuria coordinata dalla dottoressa Maria Pia Di Martino.
Nella categoria fanciulli l’elaborato prodotto da Francesca Allegri, dal titolo “La mia Famiglia”, ha ottenuto il massimo riconoscimento; Elisabetta Samuele, primo premio nella categoria ragazzi, ha omaggiato il suo paese dedicandogli l’elaborato dal titolo “Longano è un ciondolo antico”.
La dottoressa Rita D Pilla, categoria over 18, ha emozionato tutti con un racconto autobiografico dal titolo il “Portone marrone”.
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Classifica Finale e Motivazioni
Sezione A
-Adulti-
1° Classificato
” Il portone marrone”
– Rita Di Pilla-
Una donna oggi adulta, ragazzina negli anni ’60, attraverso una foto appesa ad una parete, ripercorre i ricordi di un’ epoca d’ oro e, come in un film, scorrono le immagini della vita. Sua e di una generazione che ha cambiato la Storia.
Finalisti:
“Zia Lucia”
-Giovanni Luca Baccaro”
Un indimenticabile affresco della nostra terra di Molise in cui si staglia fiera e nitida la figura possente di zia Lucia, dura come la terra che ella coltiva con amore, ma anche tenera come i tramonti d ‘ oro che inondano di luce le sue montagne.
“La ragazza che non aveva talento” –
-Carla Rossi-
Struggente e delicata autoanalisi psicologica di una giovane donna, spietatamente ipercritica a tratti, che trova infine la sua identità nell ‘ arte della scrittura.
“La quercia e il cielo”
-Emilia Massaro-
Intensa e commovente storia d’ amore del piccolo Lino per la sua giovane mamma volata in cielo troppo presto. È in cielo che Lino le indirizzera’ la sua lettera, spedita dalla cima di una maestosa quercia.
“Lettera a mia madre”
-Gisella D’ Anna-
Commovente testimonianza dell’ eternità e della sacralità del sentimento d’ amore di una figlia, ormai adulta, per la madre, venuta a mancarle tragicamente quando aveva solo otto anni.
” Festival Jazz”
-Angelo Cocozza-
Surreale e divertente narrazione che, attraverso una scrittura matura ed autorevole, definisce il carattere di persone realmente esistenti, immortalate nei loro tic e nelle loro ossessioni quotidiane, comiche sempre, talora malinconiche.
“Sindaco di Longano”
-Angelo Monaco-
Profondo e dolce sentimento per la propria terra ed orgoglio per averla servita al meglio da parte di un uomo che del servizio politico di primo cittadino ha fatto la bandiera del suo amore per il proprio luogo natio.
“Longano è quel luogo chiamato casa”
-Virginia Corbo-
Cosa può significare il ritorno dopo la partenza agognata? Forse significa riscoprire il senso della propria esistenza.
” Longano è presente, passato e futuro”
-Alessia Tartaglione-
Omaggio d’ amore al luogo natio da parte di colei che non se ne è mai separata. Niente è irrinunciabile se si amano davvero le proprie radici.
” Una storia come tante”
– Iliana Onesti-
Un’ insegnante soccorre, tra l ‘ indifferenza generale, un cagnolino investito e vigliaccamente abbandonato lungo il ciglio di una strada. Una riflessione dolce ed amara sul destino dei deboli nel tempo contemporaneo.
” Longano è un posto magico”
– Gianluca Corbo-
“In verità si può dire che l’ esterno di una montagna è cosa buona per l interno di un uomo” : come si può definire meglio la geografia della propria anima?
” Longano è il luogo della storia e delle storie”
– Antonio Del Riccio-
Apologia della bellezza del Creato attraverso la celebrazione dei luoghi propri del corpo e dell’ anima, magistralmente narrati attraverso una prodigiosa interiorizzazione delle letture di testi classici.
“Longano è senso di protezione e comunità”
– Angela Del Riccio-
Allontanarsi dal proprio luogo natio per scelta non affievolisce il dolore del distacco. Ogni ritorno così diviene momento di gioia e di riflessione sul valore delle proprie radici.
Sezione B
-Autori di età compresa tra i 12 e i 17 anni-
1° Classificato
” Longano per me è… un ciondolo antico”
– Elisabetta Samuele
Una ragazza ed un ciondolo viaggiano a ritroso nel tempo, a rivivere un’ epoca in cui quel gioiello- la ” presentosa” – fu un importante simbolo di identità sociale per una giovane che diventava donna.
Finalisti :
” I disturbi alimentari dal mio punto di vista”
-Chiara Mesiti-
Delicata ma realistica riflessione di una adolescente sul problema del disturbo del comportamento alimentare in età giovanile.
” L’isola di Nasso”
-Martina Fiocca-
Il famoso mito di Arianna – e del suo amore tradito per Teseo- è spunto per una interessante riflessione, puntuale ed originale, sull’ amore.
” Non tutto é impossibile”
– Chiara Pisani-
Commovente apologo sull’ amicizia, in apparenza impossibile,
fra tre ragazze con un finale imprevedibile.
Sezione C
-Autori di età compresa tra 6 e 11 anni-
1° Classificato :” La mia famiglia”
– Francesca Allegri-
La tenera felicità di una bimba di otto anni che sa ringraziare Dio per averle donato una bellissima famiglia da cui ha imparato già l’ arte dell’ amore per le cose della vita.
Finalisti:
“La mia passione”
– Domenico Berardi-
La passione di un bimbo di otto anni per il gioco del calcio e la sua seria riflessione sulla complessità e la bellezza di questo sport di squadra.