Ieri, Firenze ha vissuto una giornata fatta di giacche bianche e toque blanche che hanno impreziosito, sia per curiosità suscitata, che per espressività positiva, la bellissima Città d’arte, patria di Dante, Boccaccio, Collodi, Machiavelli.
Assimilabile tali grandi figure ad un mondo, quello della cucina, che in essa vede connettersi, maestria, arte, delicatezza, colori, corsi e ricorsi storici atte alla tradizione culinaria, ragionevole favola da percorrere con il gusto dei cibi e non certamente distante dalle peripezie raccontateci da Collodi nei meandri dei racconti di Pinocchio e non solo.
Una sensazione di assoluta bellezza, in sintonia con la Città, nell’attraversare Piazza della Signoria, che ai piedi del “re” Davide, Nettuno ed Ercole, ben quattrocento cuochi hanno determinato con il loro passo fiero e determinato nel resistere alle difficoltà di categoria. Poi una sosta a Palazzo Strozzi, sede della Giunta Regionale con vista sul magnificente Duomo Fiorentino e la sosta obbligata a Piazza Santa Maria Novella, piazza di allegria, poesia, ricchezza, religiosità.
Una magica giornata che non ha visto, non la fantasia ergersi a madre del sogno, ma una realtà che decanta passione, riconoscenza e forza di un reparto, quello della ristorazione d’eccellenza, che da sempre è il fiore all’occhiello della Nazione tutta.
A Firenze così, si è conclamata la posizione di primatista della Associazione Cuochi Italiani, presieduta dallo chef internazionale, Simone Falcini. Una posizione che sicuramente vedrà crescere ulteriormente l’Associazione che già vede migliaia di iscritti e sedi in ogni parte del globo. Inghilterra, Spagna, Brasile, Argentina, Belgio, California, alcuni degli Stati rappresentati con delegati in quel di Firenze.
Poi tanta Italia, per una cavalcata che dopo aver recitato la sua marcia con l’Assemblea Nazionale della Associazione, ha visto consolidare il primato nella splendida location dell’Auditorium di Santa Apollonia. Qui il dato è diventato tratto con la premiazione di Junior Chef, Cuochi e Chef, che si sono distinti durante l’anno per la promozione della buona cucina nel mondo.
In virtù dell’evento Toscano si è voluti dar contezza dell’assoluta eccellenza Italiana con il riconoscimento con onorarietà e premi per gli oltre 30 “Chef Stellati Michelin Toscani”. –
“Il premio non è dietro pagamento, non è automatico e non è dovuto, per questo ha un enorme valore nel panorama della ristorazione”, le dichiarazioni del Presidente Falcini che continua:- “Siamo molto orgogliosi dei passi fatti sino ad oggi, come associazione. Il premio che AIC conferisce è il coronamento della fatica quotidiana che ogni professionista mette ogni giorno per regalare momenti di convivialità ed emozione sulle tavole dei propri clienti.
Abbiamo pensato ad un premio che si distinguesse da tutti gli altri, non abbiamo trascurato chi non fa il mestiere da molti anni, estendendolo anche agli Junior Chef, che anche se giovani, quotidianamente si adoperano nelle cucine di tutto il mondo, e anch’essi devono vedersi riconosciuto l’impegno e la fatica. Il premio vuole essere una spinta per continuare quotidianamente con lo stesso impegno a diffondere la buona cucina nel mondo”.
L’evento è patrocinato dalla Regione Toscana, ha visto premiare ad Honorem il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ed il Sindaco Dario Nardella.
La presentazione della Associazione, ha visto una nota intonatissima nella persona dello chef molisano Nicola Vizzarri che è stato designato membro del Comitato costituente e direttivo della stessa. Una certezza nel mondo della cucina Italiana e non solo che ha visto il giusto riconoscimento e plauso da parte di tutti i delegati regionali, provinciali e degli stessi chef stellati tra i quali : Stellos Sakalis, Francesco Bracali, Claudio Mengini, Annie Fèolde, Nadia Mongiat Carel, Matteo Lorenzini.