Il teatro Italo-Argentino apre il sipario su un concerto particolarissimo e dedicato ai morti ed internati nei campi di concentramento. Venerdì 27 gennaio alle ore 18.30, nel Giorno della Memoria, le note del concerto nato da un’intesa fra l’Assessorato alla Cultura della Regione Molise ed il Conservatorio “Perosi” di Campobasso.
“La musica “degenerata”, il Jazz, bandita dai regimi nazi-fascisti, suonerà “forte” al Teatro Italo-Argentino di Agnone per celebrare la Giornata della Memoria in ricordo di tutte le vittime dell’olocausto” commenta l’Assessore regionale alla Cultura, Vincenzo Cotugno.
“Il concerto andrà in scena ad Agnone, sede di uno dei cinque campi di internamento molisani, l’ex convento di San Bernardino da Siena, che subì l’onta delle leggi razziali con la repressione di centinaia di ebrei stranieri, sudditi nemici e rom della ex Jugoslavia”.
“La scelta musicale del Conservatorio “Perosi”-spiega ancora Cotugno- è ricaduta sul Jazz, musica dichiarata “degenerata” dal regime fascista e nazista, che vide la repressione anche di diversi musicisti, considerato che il regime riteneva questo genere musicale “non in linea con l’orgoglio nazionale” e votato alla provocazione e per questo bandito con i decreti del 1938.
Ad esibirsi il “Perosi Jazz Ensemble” composto da: Federica Marelli, voce, Serena Minicucci, voce, Daniele Cordisco, chitarra, Enrico Zanisi, piano, Francesco Ponticelli, contrabasso, Samuele Giancola, batteria.
Saranno eseguiti brani di George Gershwin, le cui composizioni segnarono il dopoguerra e la rinascita, Cole Porter, la cui musica riecheggiava nei bunker in Germania, Duke Ellington, definito “negroide” e la cui musica fu reputata “eversiva” e Charlie Parker, uno dei fondatori del Jazz moderno e del “be bop”.
Nel corso della serata è previsto l’intervento del docente dell’Unimol, Fabrizio Nocera, autore del libro “Pagine di Novecento molisano”, che parlerà dei campi d’internamento molisani e darà lettura di una canzone che gli internati ad Agnone cantavano il giorno invocando la “marcia per la beata libertà”.