“Per quanto possa interessare la notte del 4, 5, 6 e 7 aprile la postazione del 118 di Agnone non avrà il medico e sarà postazione cosiddetta “INDIA” e non più in grado di affrontare codici rossi per i quali si dovrà attendere la medicalizzata da Trivento, Isernia o Venafro. Vedremo quanto verrà stabilito per i giorni a seguire”.
Questo il grido di allarme proveniente dal San Francesco Caracciolo di Agnone.
Ancora una volta l’ospedale alto molisano non riuscirà a far fronte elle emergenze non assicurando il diritto alla salute che dovrebbe essere costituzionalmente garantito.
Una fetta di territorio, di popolazione, dovrà solo pregare per una Pasqua di salute e senza problemi. Comunque il rischio di non ricevere soccorsi in caso di necessità resta altissimo.
Abbiamo girato il quesito preoccupante ad Andrea Greco, rappresentante regionale di Agnone e paladino a difesa della struttura sanitaria alto molisana. Ma anche da qui non sono giunte notizie tranquillizzanti.
“Sono stato proprio la scorsa settimana in ASREM a chiedere spiegazioni sul 118 –ci ha detto Greco- A fronte a una necessità di 96 medici ne abbiamo a disposizione 52 di cui 3 stanno scontando il periodo di ferie forzate prepensionamento.
Il problema si sta manifestando in tutto il Molise ed è realmente grave. Naturalmente farò un altro passaggio per capire come si stanno muovendo perché avevano annunciato “soluzioni salvifiche” dal governo centrale a cui io non credo”.
Ma da qui a dopodomani potrebbe cambiare qualcosa?. Siamo sicuri di no.