Venerdì Santo e la processione del Cristo Morto e della Vergine Addolorata ha attraversato ieri sera tutte le strade di Agnone. Autorità civili e militari con il pectore il sindaco Daniele Saia a seguito della processione alla quale ha preso parte tantissime gente.
Partita dalla monumentale chiesa di San Francesco la processione vi è ritornata dopo circa due ore.
I rappresentanti delle Confraternite come quelle del Carmine e della Congregazione dei Morti hanno indossato i “paramenti” ufficiali mentre gli adepti (soprattutto donne) erano riconoscibili per le fasce di colore uguale. Gli incappucciati, poi, come sempre sono stati i veri protagonisti portando in spalla le due pesanti statue del Cristo e della Madonna. Ad aprire il corteo il parroco don Onofrio Di Lazzaro con i sacerdoti Caracciolini che sono ad Agnone.
Al termine della processione, rientrati in San Francesco, le riflessioni del priore della Confraternita dei Morti, Gabriele Amicarelli.
Ma le manifestazioni religiose legate alla Pasqua continuano ad Agnone. Domattina, 9 aprile, alle ore 8, come tradizione vuole, si svolgerà nella chiesa di San Marco la particolarissima messa di Precetto conosciuta come “Messa degli Uomini”.
Prerogativa di questa funzione religiosa è quella che nel tempio sacro trovano posto solamente uomini. Celebrazione questa che anni ed anni fa venne esportata anche a Trivento dall’agnonese Monsignor Cerroni. Proprio per questo, ad anni alterni, a celebrare l’evento è il Vescovo di Trivento. Quest’anno il presule tridentino non ci sarà mentre tutti i sacerdoti della Forania agnonese confesseranno i presenti vis-a-vis.
Gli uomini presenti partecipano ai canti, leggeranno il Vangelo e le preghiere dei fedeli. Infine, nessuno escluso, parteciperanno all’Eucarestia nel momento della comunione.
Al termine, finalmente e dopo gli anni di pandemia si potrà tornare alla consueta gita di fuori porta che caratterizza la Pasquetta, sempre che le clemenze del tempo lo permetteranno.