La sensibilizzazione sulle problematiche del suo paese è stata la priorità indiscussa di Andrea Greco e soprattutto dell’ospedale San Francesco Caracciolo.
Ecco che Greco riprende il discorso lasciato una quindicina di giorni fare per richiamare l’attenzione del neo presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, sul servizio dialisi dell’ospedale altomolisano ma anche su quello del SS.mo Rosario di Venafro.
“I reparti di Dialisi del Santissimo Rosario di Venafro e del Caracciolo di Agnone – scrive Greco- necessitano la sostituzione immediata degli obsoleti macchinari al fine di garantire risposte concrete a pazienti cronici che necessitano di cure salvavita.
Nei mesi estivi, in Molise, la popolazione aumenta in maniera esponenziale e tra questi vi sono tanti dializzati di fuori regione ai quali viene preclusa la possibilità di accedere alle cure se non con grandissimi disagi. Puntualmente l’argomento torna di attualità in queste settimane.
I reparti di Dialisi di Agnone e Venafro hanno impianti di osmosi datati i quali non consentono di gestire l’ulteriore accettazione di pazienti. Così i cittadini che rientrano in Alto Molise e nella Valle del Volturno sono costretti a dializzare ad Isernia con conseguente sovraffollamento del ‘Veneziale’ già alle prese con carenza di personale e carichi di lavoro inaccettabili.
Non va meglio in Basso Molise dove nei prossimi giorni effettuerò un sopralluogo nelle strutture ospedaliere esistenti.
A questo punto è arrivato il momento di sostituire i vecchi impianti con nuove apparecchiature di biosmosi. Non c’è più tempo da perdere. La spesa per gli impianti, pari a circa 100 mila euro, assicurerebbe una maggiore qualità di vita a decine di persone che si sottopongono ogni giorno a dialisi. La sostituzione delle apparecchiature, inoltre, permetterebbe a medici e infermieri di svolgere le loro mansioni con più tranquillità ed efficienza.
Dopo aver sollecitato telefonicamente l’ASREM, ho ufficialmente investito l’Azienda Sanitaria Regionale e il Commissario ad Acta affinché si attivino per la risoluzione dell’annosa problematica. Della vicenda ho informato per conoscenza anche il prefetto di Isernia.
Oggi –conclude Greco – dializzati non devono sentirsi cittadini di serie B: l’acquisto di nuove strumentazioni non è più rinviabile. Non c’è un solo minuto da perdere, l’azienda proceda tassativamente”.
E si spera che queste non rimangano parole al vento.