Aula consiliare strapiena ieri 29 agosto per il secondo appuntamento relativo alla preparazione della brochure e del dossier che dovranno accompagnare la candidatura di Agnone a “Capitale italiana della cultura 2026 sul tema “Il fuoco dentro, margine al centro” e per la presentazione del logo ufficiale del progetto.
Un parterre di spessore vista la presenza del presidente della Regione Molise Francesco Roberti, del vicepresidente Andrea Di Lucente, dell’assessore regionali Salvatore Micone, del presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci, dell’AssoMab Manolo Sacco, del presidente del Gal Serena Di Nucci, del presidente del Parco Letterario “Jovine” Maurizio Varriano, del presidente della fondazione Ndocciata Beppy Marinelli, del sindaco di Pietrabbondante Antonio Di Pasquo, quale rappresentante del centro con il più importante insediamento Sannita altomolisano, e di altri sindaci come Vincenzo Tozzi primo cittadino di Guardialfiera che si sono alternati ai microfoni.
A mediare Daniele Saia sindaco di Agnone con la prof. Letizia Bindi dell’UniMol. Oltre a presentare la bozza della brochure sulle bellezze di Agnone e sui progetti futuri di sviluppo turistico-culturale, il leitmotiv è stato quello, ognuno per le proprie competenze, di impegnarsi per sostenere economicamente l’iniziativa, ardua ma vibrante, affinchè Agnone, possa dare il meglio per competere con le altre 26 città in rappresentanza di 14 regioni che ambiscono a diventare Capitale Italiana della cultura 2026 e tutti concordi nel sostenere che “Il Molise esiste” ed è ora di finirla col piangersi addosso e di proporre la nostra Regione con le peculiarità e le bellezze che non sono seconde a nessuno.
Invito soprattutto all’ossatura economica della zona delle piccole e medie imprese di sostenere l’iniziativa che, comunque vada, rappresenta un notevole volano di pubblicità per l’intero Molise.
E proprio sul turismo su scala internazionale, la necessità di portare la Ndocciata a Venezia in ricordo del legame della città lagunare con Agnone che ha un intero quartiere con le testimonianze della Città Marinara, con le bifore ed i leoncini in pietra, con le botteghe orafe a “P” rovesciata, i caratteristici portali di case e balconcini e dove la chiesa madre è dedicata proprio a San Marco, protettore di Venezia. Ma non solo: il sindaco Saia ha rispolverato la volontà di portare a Bruxelles il più antico rito e fiume del fuoco d’Europa, con una campana commemorativa da consegnare alla Comunità Europea.
Tanti i cittadini presenti e non solo di Agnone tutti interessati ad ascoltare interventi snelli e per nulla conditi di quel “politichese” che spesso farcisce il parlare degli amministratori.
Nell’attesa che le parole e le promesse si concretizzino l’appuntamento è per il 27 settembre prossimo per la presentazione del progetto definitivo che verrà illustrato sempre in palazzo San Francesco di Agnone.