È della Pontificia Fonderia di Campane Marinelli di Agnone il bassorilievo in bronzo inaugurato sabato scorso (23 settembre) all’ingresso dell’ospedale di Castelfranco Veneto (Tv).
Manufatto che ritrae il prof. Agostino Traldi, medico trasfusionista modenese, fondatore nel 1973 del primo Centro italiano strutturato per la cura dell’emofilia.
Ettore Marinelli ha scolpito il busto pre-fusione e l’artista castellana Luigina Mazzocca (che ha conosciuto e ritratto direttamente il professore), l’ha guidato a distanza, studiando l’intera installazione.
Il bassorilievo è stato presentato in occasione del 50° anniversario del Centro alla presenza dei vertici delle associazioni degli emofilici veneti Lagev e nazionale Fedemo, dei donatori di sangue e plasma Avis, del direttore generale dell’Ulss 2, di medici e pazienti provenienti da tutta Italia.
L’opera è stata molto apprezzata e d’ora in poi ricorderà le gesta del prof. Traldi che grazie alle proprie intuizioni, a coraggio e terapie innovative, ha salvato la vita a migliaia di pazienti.
“Desidero ringraziare tutti gli Enti e le realtà coinvolte nell’organizzazione di questo importante appuntamento che, festeggiando il prestigioso traguardo del mezzo secolo di attività, contribuiscono anche a omaggiare la figura del Prof. Agostino Traldi, immunoematologo e trasfusionista artefice e fondatore del primo vero Centro per l’Emofilia strutturato d’Italia proprio nel nosocomio di Castelfranco Veneto. Cinquant’anni dopo, la struttura si conferma come punto di riferimento nazionale. Considero che il merito sia ascrivibile agli operatori, tanto quelli presenti quanto quelli che, dimostrando grande professionalità e altrettanta dedizione, hanno contribuito ad arricchire le progettualità che conosciamo oggi. La giornata ci aiuta, anche, ad alimentare la consapevolezza della centralità del mondo del volontariato e, in particolar modo, l’importanza che l’AVIS ricopre stabilmente all’interno della nostra Sanità.
Non posso esimermi dal tributare la massima riconoscenza ai volontari, tanto della sezione castellana quanto quelli che animano l’operato delle restanti realtà venete.
Il loro esempio costituisce la forma più bella che può assumere il volontariato che, in questo caso, contribuisce a salvare vite nella maniera più semplice e nobile possibile: donando sangue, tempo e impegno”
così Luca Zaia presidente della Regione Veneto in calce all’evento dov’era presente anche Armando Marinelli per la Pontificia fonderia agnonese.