Stracciava gli avversari, a volte, distanziandoli di diversi chilometri. Domenico Marzullo a cavallo tra gli anni 50′ e 60′ è stato il ciclista molisano più forte tra i dilettanti. A distanza di due decenni dalla morte, prematuramente all’età di 66 anni, il suo paese d’origine Colli a Volturno stamane lo ha celebrato sistemando una targa in sua memoria grazie alla volontà del sindaco Emilio Incollingo.
La mattinata è proseguita all’interno dell’edificio scolastico in cui è stato presentato un libro a lui dedicato dall’ex giornalista RAI , Massimo Vitale, dal titolo “il piccolo Coppi”. Quest’ultimo purtroppo assente per motivi di salute. Ci ha pensato il noto giornalista Antonio Sorbo a moderare con puntuale competenza gli interventi degli ospiti ed a illustrare il contenuto del volume.
Il campione piemontese Fausto Coppi credeva nelle potenzialità del molisano, tanto da convincerlo a passare nel suo team. Un sogno mai realizzato perchè “l’Airone“, scomparve poco dopo a gennaio del 1960.
Marzullo nel frattempo continuò a macinare innumerevoli successi con l’A.S. Roma. Memorabile nel contesto internazionale quello conseguito in Spagna (1958) nel “Cinturòn Internacoinal de Cataluna” dove vinse una tappa e si classificó al quinto posto nella classifica generale.
Mentre svolgeva il servizio militare, fu strabiliante la sua affermazione nel Cicuito dei Tre Laghi, in Piemonte, dove seminò il campione del mondo di ciclocross Renato Longo.
A sollecitare e ad organizzare nei dettagli l’evento è stato il conosciutissimo ex artigiano in quiescenza Gaetano Rossi, fondatore del Pedale Molisano.
“Storie di altri tempi. Quando si correva per rabbia e per amore. Ma fra la rabbia e l’amore il distacco già cresce. E chi sarà il campione già si capisce”.