Dopo don Antonio Di Lorenzo, Domenico Iannacone, Vittorino Andeoli, Giuseppe Remuzzi, la scelta 2023 è ricaduta sull’inconfondibile figura dell’arch. Franco Valente. Una edizione all’insegna della rinnovata veste di un premio sempre più ambito, sempre più all’insegna della cultura. Comune di Frosolone e Proloco, insieme per dar lustro al borgo più bello del Molise.
Orgogliosamente eccellenza della nostra regione, sia in termini di bellezza paesaggistica, storica, culturale, dona ai suoi abitanti e all’intero Molise, quello splendore che traspare e infonde l’etere di una parte della regione spesso emarginata e sempre più area interna. La scommessa, per i frosolonesi, è quella di sfatare l’impossibile mannaia dello spopolamento favorendo la conoscenza e mostrando al mondo intero la laboriosità dei propri abitanti, veri e unici artigiani in tema di ferri taglienti.
Il premio culturale “Il Coltello d’Oro” è un riconoscimento per chi ha, e mette a disposizione la sua cultura, in vari ambiti e discipline, e pone accenti solidaristici, passionali, culturali con sguardi affermativi verso mondi quali la medicina, la religione, la capacità di provocare certezze, dubbi, affermazioni, convinzioni, risposte. Franco Valente non è sicuramente tutto questo poiché, certamente, è ancora di più! Nella sua brillante carriera nel mondo dell’architettura, ha e contribuisce in maniera sostanziale, esemplare, alla conoscenza del Molise e dei suoi gioielli, anche quelli più nascosti o sconosciuti ai più!
Con le sue affermazioni, un tantino eretiche, fornisce al Molise un servigio senza pari, tanto da collocare la regione che non esiste, al centro della storia mondiale. L’Italia e l’Europa vengono in subordine e dovrebbero inchinarsi alla forza del racconto, condito con fonti e non certamente da fantasie: un racconto di un Molise centro del Bacino Mediterraneo e dell’Europa tutta.
L’affetto per il “Mosè” molisano, è palpabile ovunque e nell’occasione più ghiotta, le brave genti molisane si son ritrovate tutte a Frosolone per dare il più concreto segno di riconoscenza ad uno “stordito d’affetto” che ha mostrato segni di cedimento emotivo. I saluti del Sindaco Felice Ianiro, sinceri e palesemente esternati dall’accompagno posto dall’emozione, hanno di poco anticipato le parole senza retorica, dirette e di una forza dirompente, del presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante, frosolonese doc.
La perfetta conduzione di Angelo Colavecchio, l’organizzazione eccellente da parte di una delle Proloco più attive dell’intera regione, il contesto decisamente frizzante ma composto accompagnato dall’eccellente esibizione musicale, spesso da standing ovation, del duo Tiziano Palladino (mandolino) e Francesco Cipullo (piano), gli altri elementi che oltre all’incredibile partecipazione da parte del pubblico presente, hanno posto l’esecuzione al dono, l’esemplare esposizione lessicale di Franco Valente.
L’apparizione di una croce in argento con la raffigurazione del Cristo in croce con la Maria Maddalena dai capelli d’oro aggrappata al teschio di Adamo, il colpo di scena che ha fatto contorno agli applausi a scena aperta, dettando, questi ultimi, fonte di commozione ancor più forte e accentuata, alla visione del coltello realizzato dal maestro “Giovanni Nista” in forma mozza con manico in corno nero di bovino, lama a molla, marchiato con lettera in oro 18 carati realizzate dall’orafa Sandra Terriaca.
Una serata da incorniciare che non ha scalfito l’attenzione neanche nel momento topico dell’inizio della finale dell’ATP Torinese che ha visto il nostro Sinner, purtroppo, soccombere sotto le bordate di Djokovic. Anche in questo Franco Valente ne esce vincitore, e ulteriormente rinforzare la sua dotazione di riconoscimenti e premi, tanto fa favorirlo per la pool delle prossime competizioni.
A parte ogni ilarità, oggi vince la cultura, e con essa la voglia di essere sempre più convinti che il Molise è davvero la regione delle meraviglie. Ne vedremo ancora delle belle nella prossima edizione che andrà in scena nell’estate 2024.