Ultim’ora prima di sapere quale sarà la Capitale Italiana della Cultura 2026. Domattina alle ore 11.00 nella sala ‘Spadolini’ del Ministero della Cultura in Roma avverrà la proclamazione della città vincitrice con l’assegnazione del titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2026”.
“Siamo ad un passo dal sogno –afferma il sindaco di Agnone Daniele Saia- Sarò a Roma insieme al Presidente Francesco Roberti e all’assessore regionale Salvatore Micone per assistere alla cerimonia.
Il tifo è tutto per la nostra Agnone. L’Atene del Sannio è pronta a rappresentare la storia e le tradizioni del territorio molisano con il progetto “Fuoco, dentro. Margine al centro”.
Speriamo anche noi di poter compiere il grande salto”.
Ma mentre la speranza è l’ultima a morire ci si rende sempre più conto che lo spessore delle altre contendenti al titolo è davvero grande. Fra i cittadini serpeggia un certo pessimismo per l’esito finale. Ma partecipare a Capitale Italiana della Cultura 2026 ha comunque messo in evidenza una coesione mai vista fra i cittadini di Agnone: ha fatto emergere alcuni personaggi che forse non erano mai stati valutati quanto meritano nella realtà altomolisana; ha portato in auge ancor più quella “molisanità”, quell’”Agnonesità” dimenticata ingiustamente da tanti. Un plauso al sindaco Saia, al team dei progettisti di “Fuoco, dentro. Margine al centro” al prof. Francescopaolo Tanzj che ha avuto l’idea della partecipazione di Agnone al concorso e a quanti si sono spesi in forma gratuita, in questo ultimo anno, perché il sogno potesse diventare realtà.
Ed in parte il sogno si è avverato per una Agnone che è comunque fra le dieci città meritevoli di essere Capitale della cultura italiana.
E se domattina Agnone dovesse piazzarsi per prima non basteranno tutte le campane a festa per gioire di un successo davvero inarrivabile per una piccola realtà quale il Molise e l’Atene del Sannio.