Una funzione religiosa nel giorno di San Giuseppe dedicata soprattutto ai Papà vista la concomitante ricorrenza del 19 marzo. E’ successo ieri a Poggio Sannita nella messa serale delle ore 18.00 nella chiesa madre di Santa Vittoria V. e M.
“Il parroco don Paolo del Papa –racconta Tonino Palomba, consigliere al Comune del centro altomolisano- ha celebrato la solennità di San Giuseppe, con una funzione dedicata in particolare ai papà, ma anche alle famiglie in genere, accorse numerose con grande partecipazione dei bambini che, con naturalezza e spontaneità, si sono presi subito la scena. Ha impreziosito la messa il bellissimo coro di ragazzi poggesi accompagnati all’organo dalla bravissima Agata.
Don Paolo nel corso dell’omelia si è soffermato sulla figura santa e composita di San Giuseppe, che accettò in obbedienza al Signore, una paternità unica, eccezionale, sacra. Avvenimento in aperto contrasto con le leggi del tempo. Il parroco ha raccontato, fra l’altro, di come papa Francesco abbia per il papà di Gesù una particolare devozione, avendo sempre vicino in Santa Marta una statua del santo a cui rivolge le sue preghiere, raccomandandosi per le richieste più difficili dei fedeli che gli scrivono da ogni parte del mondo in cerca di conforto e aiuto, spesso esauditi.
Dopo aver rivolto gli auguri di buon onomastico al primo cittadino Giuseppe Orlando ed agli altri fedeli presenti, don Paolo ha, inoltre, sottolineato la bellezza e l’importanza di vivere questi appuntamenti per tutta la nostra comunità, che per quanto piccola è in grado di dare vita a momenti incoraggianti come in questa celebrazione autenticamente vissuta, nella pienezza della fede, della concordia e della speranza, ma anche un’occasione per ritrovarsi e stare insieme in amicizia e convivialità, nella cena evento dedicata ai papà, che ha seguito la messa nell’esclusivo locale cittadino.
Tutto pur di guardare con fiducia al futuro della nostra comunità sempre più esigua. Don Paolo ha ricordato, molto appropriatamente, che proprio nella festività di S. Giuseppe artigiano del 1995, ad Agnone e nella nostra terra ci fu la storica, indimenticabile visita di Giovanni Paolo II, e la straordinaria eredità delle sue parole sante: “Non arrendetevi di fronte ai gravi problemi del momento e non rinunciate a progettare il vostro futuro”.