Mentre la perla del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si prepara ad accogliere migliaia di persone, in occasione della Sacra Rappresentazione della Passione di Gesù Cristo, i volontari dell’Associazione Antologia, coordinati da Tommaso D’Amico, sono alle prese con l’allestimento dei palchi nei quali saranno recitati i quadri figurativi degli ultimi giorni del Messia.
I volontari di giorno si trovano nelle vesti di operai per sistemare tutto al meglio fra gli scorci della meravigliosa Barrea; di sera invece si riuniscono per recitare il copione, perfezionato dopo tanta esperienza maturata nel corso dei trentasette anni. Era infatti la settimana santa del 1987 quando andò in scena per la prima volta questo spettacolo suggestivo, che piacque subito a tutti.
Imponente l’organizzazione messa in campo: 150 figuranti, fra i quali i soldati romani, gli attori e le comparse. Un evento importante da vivere da vicino: privilegio di chi sarà presente sabato santo, 30 marzo, a cominciare dalle ore 17.
Si inizia con l’entrata di Gesù in Gerusalemme su un asinello, preceduto da una schiera di bambini festanti che agitano rami di ulivo. Segue l’Ultima Cena, ambientata sullo sfondo della più caratteristica e antica fontana in pietra esistente a Barrea. Gesù, nell’orto degli ulivi, viene avvicinato da Satana, che cerca, invano di tentarlo con false promesse.
Poco dopo, nello stesso orto degli ulivi, Gesù, viene catturato e condotto dinanzi al Sinedrio, dove subisce l’interrogatorio dei Sommi Sacerdoti ed in particolare di Caifa, che irritato ma deciso ad ottenere la condanna, Lo invia ad Erode con la scorta delle guardie del Tempio. Presso il Re di Giudea, che giunge al palazzo su un baldacchino, e che è visibilmente scosso dal ricordo di Giovanni Battista a suo tempo decapitato, avviene un drammatico colloquio. Sono presenti Erodiade e Salomè, cui si deve la morte del Profeta e che lo rassicurano.
Cristo, invitato a mostrare il suo potere con un miracolo, tace e quel silenzio determina lo scherno di Erode, che alla fine decide di inviarlo a Pilato. È Pilato il governatore di Roma, che ha diritto di vita e di morte in nome dell’imperatore. Le risposte che ottiene non lo convincono della colpevolezza di Gesù ed anche la moglie
Claudia Procula, turbata da un inquietante sogno, lo consiglia a non compiere Un misfatto. Ma le urla isteriche della folla, istigata dai Sacerdoti del Sinedrio, inducono il governatore a comandare prima la flagellazione e poi la condanna a morte. Ha inizio il percorso verso il Calvario lungo un sentiero incassato fra le antiche case di Barrea e che si conclude, dopo il soccorso del Cireneo e della Veronica, sulla vetta di un colle alle spalle del paese e che domina la valle e il lago.
La Crocifissione è accompagnata dal fragore del terremoto, che disperde i soldati romani. Gesù e i due ladroni vengono deposti dalle croci ed il Maestro viene trasportato in un Sepolcro. Un angelo provvede a rimuovere la pietra tombale e Cristo risorge in uno sfavillio di luci. La manifestazione si conclude con Gesù risorto circondato dagli Apostoli, che innalzano fiaccole accese, simbolo della discesa dello Spirito Santo, e che si mostrano alla folla.