La processione degli incappucciati è il perno della tradizione nel capoluogo pentro, che esplicita l’attaccamento del popolo alla tradizione cristiana. Gli Incappucciati che hanno sfilato in corteo con il Cristo morto indossavano la tunica bianca con il cappuccio e un cordone rosso alla cintola. Molti di loro, sul cappuccio poggiavano una corona vegetale fatta di ramoscelli primaverili, a simboleggiare la corona di spine di Gesù sulla croce.
Il corteo con a capo il Vescovo d’Isernia Mons. Camillo Cibotti ed alcuni rappresentanti delle istituzioni, fra le quali il presidente della provincia Daniele Saia; il sindaco Piero Castrataro e la parlamentare Elisabetta Lancellotta, è partito alle 20.30 dalla chiesa di Santa Chiara in Corso Marcelli ed ha visto la partecipazione degli appartenenti a cinque confraternite ( Santa Maria del Suffragio; Sant’Antonio; del Santissimo Rosario; del Santissimo Sacramento; La Fraterna) l’Unitalsi, i Gruppi Agesci d’Isernia e la Banda Musicale di Roccamandolfi – Sant’Agapito.
Le donne dell’associazione “Il merletto d’Isernia, l’Arte nella Mani” in Piazza Celestino V hanno ricoperto una croce sistemata sul suolo con le pregiate lavorazioni a tombolo realizzate con le loro mani.