Una vera risorsa turistica e di bellezza paesaggistica nonché sportiva con le lunghe camminate sui sentieri degli argini che toccano le vecchie fonderie del rame, i mulini (chi non ricorda quello di Scatozza con i meccanismi in legno e le macine in pietra con Gino il Mugnaio), le cascate e le varie “pozze” ricche della rinomata quanto ricercata trota Fario ambita cattura di tanti pescatori per bontà di carne e bellezza della specie.
Ma anche luogo dove organizzare concerti su piattaforme semi galleggianti sulle limpide acque. Parliamo del fiume Verrino che lambisce tutta la valle dell’agnonese partendo dalle sorgenti alle falde di Capracotta e fino al suo innesto nel Trigno a 450 metri sul livello del mare dopo una escursione altimetrica di ben 800 metri.
Un corso d’acqua che ha una storia immensa con la sua forza idrica che muoveva, sin dal 900, una antica Centrale Elettrica che diede ad Agnone la corrente elettrica già prima di Napoli.
Ebbene già da anni vari giovani ed associazioni agnonesi avevano visto nel corso d’acqua l’opportunità di uno sviluppo soprattutto sportivo-paesaggistico con lunghe camminate e soste nei punti più belli fino al guado in più punti del fiume.
Poi, negli ultimi anni, anche le rassegne estive della Pro Loco agnonese con i concerti di musica classica su luoghi più rinomati del Fiume dove in passato (e qualcuno ancora oggi) era possibile fare il bagno nelle acque gelide o prendere il sole sulle terrazze naturali.
Così, sabato prossimo 12 aprile, il Comune di Agnone ha voluto organizzare un tavolo partecipativo alle ore 16.30, presso il complesso monumentale di palazzo San Francesco, su “Il Verrino e i suoi abitanti: pratiche, immaginari, progettualità”.
“Un incontro per discutere le opportunità di sviluppo del nostro territorio e il ruolo chiave del fiume Verrino tra passato, presente e futuro” affermano gli organizzatori dell’incontro.
Un dialogo con il rettore dell’Università del Molise Luca Brunese, con la direttrice del dipartimento DiBT Stefania Scippa, il direttore del Centro Studi sul Turismo Marco Petrella ed il sindaco di Agnone Daniele Saia.
Un confronto aperto con associazioni, istituzioni, abitanti ed il tessuto imprenditoriale locale.
Cercare di rivalutare sempre più posti incantevoli con percorsi attrezzati ed in sicurezza, segnaletica idonea magari su buona parte delle sponde e nelle gole e su tutto rendere le cascate del fiume Verrino site a circa 1250 metri d’altitudine luogo di particolare interesse per tour soprattutto estivi vista la poca possibilità di escursioni nei mesi invernali.
Un impegno economico, quello che si vorrebbe, che darebbe ancor più lustro alle bellezze sconosciute o quasi del nostro Molise.