Viene archiviata con giudizio più che positivo la Festa di San Cristanziano, Patrono di Agnone, svoltasi ieri sera 13 maggio.
Concerto conclusivo di Marco Morandi, figlio del celeberrimo Gianni, che ha sorpreso un po’ tutti per la voce e per come ha tenuto il palco. Un repertorio di canzoni affatto imperniato su quelle del suo papà, ne ha cantate solo tre, ma soprattutto su amarcord di Dalla, Battisti, Battiato, Fossati, Gaetano, Martini ed altri artisti della musica leggera italiana.
Marco ha interagito molto col pubblico presente anche con aneddoti di vita vissuta. Quindi le performances alla chitarra ed al violino. Cinque elementi della sua band molto bravi, ottimo l’impianto voci del service, insufficiente l’impianto luci che ha visto spenti per le oltre due ore di concerto i fari dell’”Americana” montati in alto e sul fondo del palco, come nessun effetto come fumo o laser sono stati impiegati nel corso dell’esibizione di Morandi.
Un Marco Morandi che forse avrebbe meritato di più nella carriera di cantante se non vi fosse perennemente quel raffronto col gigante del padre inossidabile interprete di canzoni che hanno fatto storia ma anche attore e presentatore. 50 anni (12 febbraio 1974) compositore ed attore teatrale figlio di Gianni Morandi e dell’attrice Laura Efrikian, fratello minore di Marianna Morandi e fratellastro del rapper Tredici Pietro, al secolo Pietro Morandi, figlio di Gianni e della sua seconda moglie Anna Dan.
Ha studiato violino dai 5 ai 15 anni. Nel 1997, con alcuni compagni di classe, fonda i Percentonetto che partecipano con successo a Sanremo Giovani e accedono alle serate finali del Festival di Sanremo 1998 con il brano Come il sole. Ma anche tanta Tv ed autore di due album. Su tutto però la vera simpatia romagnola che si esterna nel corso dei suoi concerti.
Un spettacolo davvero pregevole, merito anche del comitato della festa patronale che ha saputo scegliere nell’offerta di artisti proposta da Vincenzo Cannatelli promoter di tantissimi cantanti di successo.