Otto punti in discussione per il prossimo consiglio comunale di Agnone che si terrà sabato 13 luglio in palazzo San Francesco. Fra i più accattivanti sotto il profilo socio-culturale c’è la determinazione del quorum alla proposta del Cenacolo Culturale Camillo Carlomagno del conferimento dell’onorificenza di “Ambasciatore di Agnone” al prof. Giuseppe De Martino.
81enne, il prof. De Martino, per tutti “Peppè” ha speso una vita per i giovani con il teatro, col gruppo folkloristico, con lo sport e tantissime altre attività, mantenendo sempre viva la cultura ad Agnone.
Di estrazione francescana, con soprattutto l’indimenticabile Padre Aldo, Giuseppe De Martino è stato il cofondatore del Cenacolo Culturale agnonese nel quale ha ricoperto, e ricopre ad oggi, la presidenza da oltre vent’anni.
Il nostro è stato nel passato anche amministratore nel Comune di Agnone fino alla carica di vicesindaco. E come non dimenticare quando si recava istituzionalmente, e spesso anche con la fascia del sindaco, nei saloni della Pontifica Fonderia Marinelli, per dare il benvenuto ai tantissimi turisti per la prima volta ad Agnone, cosa questa che lasciava sbalorditi escursionisti e villeggianti che si sentivano lusingati di tale ed unica accoglienza.
Ma Peppè è il teatro.
La “Natività” della Vigilia di Natale giunta oramai alla sessantatreesima edizione condivisa con il cognato Giorgio Marcovecchio estensore dei testi e recitata dai tantissimi ragazzi. Sempre a sfondo sociale ed imperniata sui temi più disparati come quello che vide la partecipazione del bambino Gesù di colore, o quello nato durante l’inondazione di Genova, o il bimbo malato di Aids, fino ai temi del femminicidio e della violenza sulle donne attualissimi oggi ed anticipati anni ed anni fa proprio da Giorgio e Peppè.
De Martino è attuale. Ancora lo si vede ballare nel gruppo folk di Agnone e protagonista nelle “serenate” agli sposi che convolano a nozze. Ha esportato cultura e tradizioni di Agnone in mezzo mondo con i canti e balli, facendo conoscere la cittadina altomolisana e le tradizioni come la Ndocciata, o l’artigianato della tina e l’immancabile carillon di campane fulcro delle esibizioni, non solo in Italia.
Ricordo indelebile i vari incontri con il Santo Papa Giovanni Paolo II, ed i viaggi in Canada con il suo gruppo de “Le 4 C” per mantenere saldi i rapporti con gli emigrati agnonesi oltreoceano con rappresentazioni e pièce teatrali di spessore.
Insomma l’onorificenza di Ambasciatore di Agnone è più che meritata per un uomo che non si è mai risparmiato per la sua terra natia e si spera che il consiglio, all’unanimità, riconosca quanto Peppè ha dato sottraendo anche tempo prezioso alla sua famiglia e ai suoi cari nel nome di Agnone.