Intuito e intelligenza quello di creare un evento unico e non di nicchia. Rischio e coraggio di lanciare una fiera-mercato unica nel centro-sud d’Italia impegnando risorse economiche non indifferenti.
Amicizie e collaborazioni non negate e che sono state da input per assemblare la macchina complessa dell’organizzazione. Il Si di associazioni ed Enti a spalleggiare l’idea ambiziosa e coraggiosa di due promotori per la creazione di un circuito economico e turistico di ridondanza nazionale.
E poi il team di collaboratori, di amici da una vita, che si son tirati su le maniche per il lavoro manuale e per far si che tutto fosse perfetto. Ecco Casearia, ecco Giuseppe ed Erasmo Di Pietro, padre e figlio che hanno azzerato lo “scontro” generazionale concordando gli intenti per un evento che nasce nel 2023, cresce con l’edizione 2024 e che si perfezionerà ancor più negli anni a venire. Evento che prenderà vita il 30 agosto prossimo e per tre giorni.
“Casearia è un progetto per promuovere la cultura della filiera del latte delle regioni italiane, che rappresenta un valore economico e sociale, con una storia profonda e radicata –affermano gli organizzatori-.
L’iniziativa ha l’obiettivo di voler presentare un modello disviluppo economico, attraverso una manifestazione specializzata e di qualità. L’evento è legato ai valori dell’autenticità dei territori delle regioni italiane, abbracciando nel contempo un concetto di sostenibilità economica e ambientale, in grado di rilanciare la micro-territorialità, la promozione dei prodotti e del turismo sostenibile.
L’idea nasce dalla constatazione che le fiere e le rassegne del settore sono concentrate nel Nord Italia, mentre nel resto del Paese vi sono solo eventi focalizzati su tipicità regionali (bufala, parmigiano, ecc). Da qui l’esigenza di colmare il divario e sviluppare un’offerta integrata tra prodotti, cultura, turismo, paesi, borghi rurali, ambiente, attraverso un approccio innovativo, creativo, in linea con le politiche dell’Unione Europea. La rassegna, consente al visitatore di vivere un’esperienza immersiva, attraverso un percorso sensoriale ed emozionale”.
In definitiva cos’è Casearia?
“Casearia è un “Villaggio a cielo aperto” con ticket di ingresso –aggiungono i Di Pietro-. Gli stand, saranno attrattivi e in linea con le migliori tradizioni espositive.
L’area permetterà di accedere ai prodotti fulcro e a selezionati stand “collaterali” (dessert, birra, salumi, ecc). Il visitatore potrà visitare le esposizioni, apprendere le storie aziendali e dei prodotti, effettuare testing e acquisti. Alla rassegna sarà affiancato uno spazio catering & food, dove saranno preparati cibi genuini legati alla tradizione locale.
Complementari alla manifestazione altri momenti:
La convegnistica, la premiazione dei migliori prodotti con il trofeo realizzato dalla Millenaria Pontificia Fonderia Marinelli. Lo spazio culturale vedrà incontri incentrati su temi diversi, utili alle aziende e non solo, trattati da esperti e tecnici di rilievo su: Stato del settore, sviluppo, marketing, aspetti salutistici, ecc. I relatori saranno reclutati nel mondo universitario, dalle associazioni di categorie e di settore, amministratori.
Gli eventi musicali e ricreativi permetteranno di allungare l’orario di apertura e di richiamare anche altri target di fruitori. Casearia offrirà anche un info-point gratuito sulla città, i luoghi da visitare, le strutture ricettive”.
Insomma tre giorni di gusto, cultura, e divertimento. Non si può dire di no a chi crede in un’Agnone diversa proiettata verso un futuro economico-turistico diverso dal solito. Così come lo si voleva per Agnone Città della Cultura Italiana 2026 di cui Casaeria potrebbe essere paladina ed esempio e che smentisce quel tormentone del “Molise non esiste” che invece si è tramutato in uno slogan positivo per l’intera Regione.