Mancano una dozzina di giorni per il primo ed importante evento legato al fuoco di Agnone. Il 7 dicembre prossimo si terrà la “terza” edizione della Festa dei Fuochi Rituali che darà il via alle manifestazioni dei paesi che hanno come “imprimatur” radicato nelle tradizioni proprio il fuoco.
Un evento voluto dal sindaco di Agnone Daniele Saia che nel 2022 (anno dell’edizione zero, ma certamente la prima in assoluto) firmò con alcuni colleghi dei paesi molisani (Oratino, Montefalcone del Sannio, Salcito, Pietrabbondante e Belmonte del Sannio) un patto d’intesa affinchè i partecipanti dei rispettivi riti del fuoco rappresentassero tutt’insieme ad Agnone le loro tradizioni.
Erano dunque sei con Agnone i paesi che nel 2022 sfilarono per le strade del centro alto molisano, mentre la Ndocciata, quella spettacolare e turistica con oltre 1000 torcioni ardenti fu spostata, istituzionalmente, dall’8 dicembre al secondo sabato dello stesso mese.
Una manifestazione destinata a crescere quella dei Fuochi Rituali. Nel 2023 le cittadine partecipanti salirono a 15 in rappresentanza di quattro regioni. Le stesse trovarono spazio in tre location di Agnone, dopo la sfilata lungo il corso cittadino, creando un vero circuito del “Fuoco”.
Quest’anno da 15 saranno 22 i paesi partecipanti.
Dall’Abruzzo verranno ad Agnone: Fara Filiorum Petri (CH) con le “Farchie”; Collelongo (AQ) con i “Fuochi di Sant’Antonio Abate” e Tufillo (CH) con le “Farchie” .
Dalla Puglia: San Marco in Lamis (FG) con le “Fracchie”; Casalvecchio di Puglia (FG) con i “Fuochi di San Giuseppe”.
Dalla Toscana: Pitigliano (GR) con la “Torciata di San Giuseppe”; Abbadia San Salvatore (SI) con “Le Fiaccole”; Saturnia di Manciano (GR) con “La Focarazza”; Badia Prataglia di Poppi (AR) con la “Festa dei Fochi”.
Per il Molise oltre ad Agnone con la Ndocciata ci saranno le ndocce di Belmonte del Sannio, Bagnoli del Trigno, Civitanova del Sannio e Pietrabbondante. Quindi le “Farchie” di Montefalcone nel Sannio, Salcito e Roccavivara. Oratino con la “Faglia”; le “Laure” di Mirabello Sannitico; le “Lavete” di Pietracatella; i “Fuochi di Sant’Antonio di Padova” di Montelongo e non ultime la “Smrcka” di Acquaviva Collecroce.
In attesa che – com’era nei propositi del sindaco Saia- la Festa dei Fuochi Rituali potesse ambire al “riconoscimento di Patrimonio Immateriale dell’Unesco” quest’anno, da quanto si sa, si pensa di concentrare la grandezza dei fuochi partecipanti quasi tutti in piazza del Popolo per non disperdere più di tanto i tantissimi turisti che saranno presenti alla manifestazione preludio della grande Ndocciata agnonese di sabato 14 dicembre.