Una di quelle notizie che sicuramente non ti raddrizzano la giornata, ma che infliggono un ulteriore colpo di sferza ad un periodo storico che, guardandosi attorno, non può definirsi dei più felici.
Già ai tempi del sindaco Gargano, il giovane Alfredo, avvocato di formazione e per discendenza in quanto anche il padre, Ennio, ebbe a svolgere questa professione, ribatteva al primo cittadino dicendo che sarebbero arrivati tempi più difficili.
Poi, com’è noto, la nostra cittadina ha attraversato diversi momenti, alternando alti e bassi. Però non è di questo che vorrei parlarvi, in quanto, se dopo una lunga assenza dal giornalismo, sono tornato a scrivere l’ho fatto per ricordare una persona che conoscevo da sempre.
Mi sto riferendo al Professore Alfredo Fioritto, scomparso questa mattina, a causa di un arresto cardiaco sopraggiunto all’improvviso. Tantomeno è mia intenzione parlare dei suoi trascorsi politici, quando si spese alacremente per dare una svolta a Castel di Sangro, mettendo a servizio della comunità la sua passione per l’ impegno civico e la sua profonda cultura.
Solo per ricordarne lo spessore intellettuale basterà citare la sua collaborazione con il noto giurista ed ex ministro Sabino Cassese e la pubblicazione di un saggio sulla semplificazione del linguaggio amministrativo che riscosse molto successo.
Adesso che non eravamo più tanto abituati a vederlo in giro per il paese, perché una volta terminata la sua esperienza nella politica locale era stato completamente riassorbito dagli impegni universitari (professore ordinario presso il dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa), sarebbe stato un piacere poterlo salutare e ascoltare il suo parere sulla situazione attuale dentro e fuori le mura della città.
Piergiorgio Rocci