E’ scontro tra i consiglieri di minoranza di Cerro al Volturno e il sindaco Remo Di Ianni. “Pomo della discordia”, la recente visita istituzionale del prefetto d’Isernia Giuseppe Montella nel borgo dell’isernino. Il primo cittadino – secondo quanto riferisce Gabriel Paolone, capolista di opposizione della lista “Cìerre”- avrebbe omesso di informare i consiglieri di minoranza, estraniandoli dal momento topico della piccola comunità dell’Alta Valle del Volturno. Paolone, insieme al consigliere Filomeno di Pascale e Mirello Fattore, di “Vivere Cerro”, irritati, hanno sottoscritto una nota indirizzata al Prefetto.
“Siamo a porgerLe le nostre sincere e personali scuse per la mancata partecipazione della rappresentanza dei gruppi di opposizione – dichiara l’esponente della minoranza -. Siamo infatti profondamente rammaricati per il fatto che il Sindaco Di Ianni ignora le buone prassi istituzionali ed il rispetto delle regole democratiche.
Costernati ed increduli per aver appreso soltanto dall’articolo di una testata giornalistica locale della Sua visita istituzionale – prosegue un indignato Paolone – riteniamo a tutti gli effetti irrispettoso e irriguardoso l’aver escluso la nostra partecipazione per motivazioni che gradiremmo conoscere pubblicamente dal primo cittadino di Cerro al Volturno.
Siamo dunque certi, che Lei saprà comprendere le ragioni della nostra lettera, che ci induce a una profonda riflessione sul rispetto che la massima carica istituzionale della nostra comunità riserva al Consiglio comunale, o almeno alla parte a lui avversa, che la dice veramente lunga sul concetto di unità e di collaborazione tanto decantato dallo stesso nella seduta di insediamento dello scorso giugno 2024.
Certi pertanto che saprà comprendere le ragioni e il motivo che ci ha indotto a scriverLe e consapevoli delle attenzioni che riserverà d’ora in avanti al nostro Comune – conclude il rappresentante delle opposizioni in seno al Consiglio del comune volturnense – auspichiamo di poterLa accogliere nuovamente in futuro e di poter dimostrare la nostra ospitalità e il nostro sincero rispetto.”
A distanza di qualche ora il sindaco Di Ianni scrive sul suo profilo facebook. Nella replica il primo cittadino fa riferimento alle accuse mossegli dai consiglieri di minoranza sul plesso scolastico e sul servizio del 118. Il tono è amareggiato ” Mi trovo, mio malgrado, costretto a interrompere temporaneamente una promessa fatta a me stesso: quella di non rispondere sui social a polemiche sterili e inutili, alimentate da alcuni consiglieri di minoranza che invece utilizzano i social come unico strumento di denigrazione, sia personale che amministrativa, invece di promuovere un dialogo costruttivo”.
Dinamiche frequenti nei piccoli comuni. Torti e ragioni spesso ai accavallano e disorientano i cittadini. Perchè non rendere partecipe tutto il consiglio comunale della visita del Prefetto? La risposta potrebbe – il condizionale è d’obbligo – celare motivazioni a noi sconosciute.
Il dialogo aperto e cristallino, il confronto, il rispetto dei ruoli, il bene comune, sono sempre auspicabili. Respirare un clima di serenità, a prescindere dalle posizioni politiche, è opportuno per una comunità a prevalenza di anziani. Dovrebbero, su tutto, prevalere il buon senso e la determinazione di perseguire obiettivi per la “res pubblica”. Dovrebbero.