Con sentenza n. 49 del 14 febbraio scorso, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Molise ha accolto parzialmente il ricorso promosso dal Comune di Agnone insieme a Poggio Sannita, Bagnoli del Trigno, Salcito e Pietrabbondante contro la Regione Molise e la società Energia Verde S.r.l. sulla realizzazione di un impianto di compostaggio a biomasse a Civitanova del Sannio, in località “Sprondasino”. Il ricorso era stato curato per conto dei ricorrenti dall’avvocato agnonese Marco Marinelli nel febbraio 2022.
In particolare, la decisione riguarda la variante approvata dalla Regione, che consentiva lo scarico dell’effluente depurato nel fiume Verrino, modificando le condizioni originarie dell’impianto. Secondo il TAR, la variante avrebbe dovuto essere sottoposta preventivamente a valutazione di impatto ambientale, in quanto il fiume ricade in un’area protetta, inserita nella rete “Natura 2000” e classificata come Sito di Interesse Comunitario.
Con questa sentenza, il procedimento viene sospeso, e la Regione e l’ARPA Molise dovranno rivedere l’iter autorizzativo alla luce di un’adeguata valutazione dell’impatto ambientale della variante. Il TAR ha inoltre condannato la Regione a rimborsare le spese legali sostenute dai Comuni ricorrenti per un importo di 2.000 euro.
“La decisione del Tribunale – ha commentato il sindaco di Agnone, Daniele Saia – è importante per la tutela dell’ambiente e del nostro fiume Verrino. Una sentenza cruciale che impone alle istituzioni competenti di valutare correttamente le possibili conseguenze dell’intervento sull’ecosistema. Insieme agli altri Comuni – ha concluso Saia – continueremo a batterci a tutela dei nostri meravigliosi territori”.