I comitati di protesta sorti tra Molise e Campania continuano a manifestare la ferma contrarietà al nascente Parco Nazionale del Matese. Si susseguono a ritmo serrato gli incontri organizzati nei comuni di entrambi i versanti del Matese per spiegare le ragioni del No e raccogliere le firme.
Ieri sera sono tornati a Roccamandolfi. Circa 150 persone interessate ad ascoltare gli effetti del Parco del Matese sul territorio. Le presenze nella sala polivalente del Centro Parrocchiale don Pasquale Prioriello sono state al limite della capienza per oltre 4 ore.
Il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi ha acceso gli animi nel suo intervento d’apertura, dichiarando senza mezzi termini e con veemenza che niente e nessuno potrà impedire l’esecuzione della legge la legge istitutiva – 205/2027 – del Parco Nazionale del Matese. Inevitabili i cenni di polemiche e le reazioni rumorose tra la folla.
I “contestatori” hanno sollevato un sospiro di sollievo, forse, ascoltando al tavolo dei relatori Giovanni Marro, assessore del comune di Bojano con delega al Parco, che ha assicurato come si stia lavorando alacremente per apportare modifiche e suggerimenti alle Norme di Salvaguardia. “Nei prossimi giorni – ha dichiarato – “saranno consegnate al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.” A fargli da eco Fausto Ricci, funzionario dell’ufficio biodiversità e aree protette della Regione Molise.
Ciò nonostante le perplessità degli operatori economici e degli stakeholders si sono ingigantite dopo aver ascoltato le testimonianze di alcuni cittadini residenti nell’area del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise i quali hanno svelato come l’ente di stanza a Pescasseroli intervenga in ogni forma “per impedire e burocratizzare qualsiasi attività edilizia e produttiva”.
L‘assessore regionale del Molise con delega all’ambiente, Roberto Di Baggio, invece ha lanciato messaggi rassicuranti sull’operato della politica, concentrata a far in modo di garantire l’armonica convivenza fra le realtà esistenti e il Parco del Matese. Anche i sindaci di Longano, Castelpizzuto e Sant’Agapito Cristian Sellecchia, Carla Caranci e Liberato Matticoli, hanno dichiarato di vigilare attentamente affinché siano tutelate le comunità locali.
Al tavolo della discussione gli immancabili, Vitalino Scasserra (presidente Associazione Orizzonti del Matese), fautore dell’evento; Virgilio Morisi (presidente Associazione Iura Civium Ad Bonum Naturae ETS) Gugliemo Di Lauro, (presidente Comitato allevatori e agricoltori del Territorio), Romeo D’Andrea ( Presidente Comitato Matese Libero) schierati sul fronte del NO.